Accusa l’ex di averla aggredita. Archiviato il procedimento

La donna non ha denunciato penalmente l’accaduto. Impossibile procedere d’ufficio

Archiviato il procedimento per lesioni a carico di un 48enne cesenate, accusato dalla ex compagna 57enne, originaria dell’est Europa, di averla aggredita sotto casa. La relazione tra la coppia era finita nel 2021 perché, secondo il racconto della 57enne, il compagno si era infatuato di un’altra donna. I due avevano mantenuto un rapporto civile perché legati da un cane meticcio di cui si occupavano entrambi. La scorsa estate l’uomo però è tornato sui suoi passi e ha cercato di riprendere la relazione con l’ex compagna, ma lei si è rifiutata. Sono nati così i primi screzi, culminati, secondo il racconto della 57enne, con un’aggressione sotto casa, risalente al 13 settembre scorso. "Il mio ex è arrivato con la sua macchina a pochi passi dalla mia abitazione e ha iniziato a insultarmi – ha raccontato la 57enne – ho preso il cellulare per chiamare i carabinieri, ma me lo ha tirato via girandomi il polso e mi ha spinto dentro l’auto facendomi sbattere la clavicola. Poi mi ha sferrato un calcio che mi ha fatto cadere dal sedile dell’auto sull’asfalto procurandomi delle abrasioni al ginocchio". Dopo l’accaduto il 48enne non si è allontanato e ha accompagnato in ospedale l’ex compagna per permetterle di ricevere le medicazioni necessarie. Si è aperta d’ufficio un’indagine su un presunto caso di violenza. Dal referto del pronto soccorso è emersa una frattura del piede sinistro e la frattura della clavicola. Lesioni considerate non gravi e quindi non procedibili d’ufficio e mancando la querela da parte della vittima (che ha deciso di non denunciare penalmente l’ex compagno) il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione.

Determinanti per la decisione del giudice anche le dichiarazioni di un testimone. "Ho visto la coppia che stava litigando – ha raccontato l’uomo che si trovava in strada il giorno dell’aggressione – la donna stringeva tra le mani un cellulare e all’improvviso si è gettata addosso all’uomo afferrandolo al collo e al braccio. Così facendo la donna ha perso l’equilibrio, forse anche sbilanciata dal cane al guinzaglio, ed è caduta a terra. L’uomo l’ha subito sollevata e l’ha aiutata a salire sulla sua auto dal momento che la donna lamentava dolore". A difendere l’indagato l’avvocato Nico Bartolucci.

Annamaria Senni