Acquedotto, proteste per i lavori

Lo smantellamento della torre solleva troppa polvere. I residenti: "È un disastro, qui non si respira"

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I lavori in corso per la demolizione della vecchia torre dell’acquedotto vicino al centro di Gambettola stanno sollevando le proteste dei residenti di via Montegrappa e di via Tagliamento che hanno le loro abitazioni adiacenti al cantiere, e ieri mattina c’è stato l’intervento dei Carabinieri. Il motivo delle proteste è per la polvere che viene sollevata dal potente mezzo meccanico che frantuma il cemento armato, per i rumori continui e per i colpi di martello che fanno vibrare anche gli interni delle case. "Qui crolla tutto", ha gridato un condomino all’operatore del mezzo meccanico supplicandolo di smettere. "Il primo giorno che hanno iniziato – ha spiegato –, è stato un disastro, non si respirava, le nostre terrazze, finestre e zanzariere erano piene di polvere".

Una pattuglia di Carabinieri è intervenuta ieri mattina nel cantiere e all’operatore ha imposto di usare acqua sulle macerie in modo da non sollevare la polvere. "C’è stato subito un netto miglioramento, ma non basta – ha spiegato uno dei vicini –, non ci voleva molto a capire che occorreva bagnare, e pensare che prima di iniziare, per due giorni, hanno buttato via centinaia di metri cubi di acqua che era contenuta dentro le vasche dell’acquedotto". Alcuni cittadini hanno telefonato al Sindaco di Gambettola per segnalare i disagi che stanno vivendo, e uno di loro lunedì mattina gli consegnerà una formale protesta con le firme. Il loro auspicio è che il sindaco adotti un provvedimento ingiuntivo a carico della ditta (la Faro Service di Castel Maggiore) che ha in appalto la demolizione della torre, per imporgli le cautele necessarie ad evitare disagi.

C’è da dire che i lavori sono appena iniziati e per ora riguardano la demolizione delle vasche in cemento armato poste alla base della torre, ma il grosso del lavoro sarà quando inizieranno a demolire la torre alta 28 metri. Quella torre dell’acquedotto fu costruita nel 1950, la decisione di demolirla è stata presa dalla società Unica Reti, proprietaria della struttura ed anche della rete idrica di Gambettola e dei Comuni del Rubicone. Ad Hera che gestisce gli impianti di distribuzione dell’acqua potabile quella torre non serve più, da oltre 15 anni è stata sostituita dalla nuova torre piezometrica eretta in via I Maggio.

Vincenzo D’Altri