Addio a Furio Kobau "Padre nobile dell’Anpi"

Il presidente della sezione cesenate aveva 88 anni, domani i funerali civili. Il sindaco Lattuca:"È sempre stato attento alla politica e alla comunità"

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di Luca Ravaglia

La comunità cesenate ieri ha detto addio a Furio Kobau, presidente della sezione locale dell’Anpi e per decenni punto di riferimento nella vita politica della città. Scomparso a ottantott’anni, è rimasto fino all’ultimo legato alla vita pubblica, come dimostra anche il ricordo del sindaco Enzo Lattuca: "L’ho incontrato l’ultima volta sabato scorso alla festa del Partigiano di Bagnile: era come lo ho sempre visto: macchina fotografica in mano, silenzioso e molto attento alla politica , ma anche a tutta la società intorno a noi". Gli anni passano, ma i valori non devono perdersi. Insiste su questo Elena Baredi di Articolo Uno: "Furio ci ha insegnato l’importanza di non dividere mai i diritti civili da quelli sociali. Sono tante le cose che dovremmo imparare da lui, conservandole. E’ stato tra i primi a comprendere il ruolo cruciale della documentazione e della catalogazione del passato, pensando al fatto che siamo destinati a fare i conti con la progressiva scomparsa delle ‘fonti primarie’ come testimonianza degli anni della Resistenza: per questo lui e la sua macchina fotografica hanno documentato l’evoluzione di quello che è stato, consegnandolo a noi, che abbiamo la responsabilità di non perderlo. Sono onorata di aver partecipato con lui alla mostra fotografica dedicata alla storica azienda Arrigoni: ha sempre saputo tenere fermo il timone, lasciando al centro le cose importanti, quelle che partono dalla tutela delle classi subalterne, di ieri come di oggi". I funerali si svolgeranno domani, in forma civile, partendo alle 10 dall’ospedale Bufalini: al cimitero urbano ci sarà un momento di ricordo al quale parteciperà anche Gianfranco Miro Gori, presidente dell’Anpi provinciale: "Ci sono tre grandi cose che ho imparato da lui e che spero di onorare al meglio, radicandole nella nostra associazione: la coerenza, gli ideali e la saggezza. Riguardo a questo ultimo aspetto, penso a Furio come a un padre nobile dell’Anpi, propositivo, attivo, colto: un riferimento per tutti, a partire dai giovani. Alle nuove generazioni avremo l’onore e l’onere di trasmettere questi valori, interpretandoli nell’ottica delle sfide che il futuro ci riserva". Un ricordo è arrivato anche dal Pd: "Perdiamo un pezzo importante di storia della nostra città.

Una persona da sempre impegnata nel movimento dei lavoratori, nel sindacato e nel movimento cooperativo, nella Fgci prima e nel Pci poi, di cui fu dirigente locale, fino alla scelta di aderire a Rifondazione Comunista e, infine, un impegno instancabile nell’Anpi cesenate, che dirigeva, per tramandare i valori dell’antifascismo e della Costituzione. Una persona combattiva che ha portato avanti numerose battaglie per il cambiamento della società, sempre con quella gentilezza e passione che hanno contraddistinto tutto il suo impegno civile, politico e sociale".