Aeroporti, bordate su Forlì e Rimini: "Livello di accoglienza vergognoso"

Durissimo attacco di Pierluigi Alessandri alle due strutture della Romagna

Aeroporti, bordate su Forlì e Rimini: "Livello di accoglienza vergognoso"

Aeroporti, bordate su Forlì e Rimini: "Livello di accoglienza vergognoso"

L’esigenza di un rafforzamento e di un efficientamento delle infrastrutture della mobilità nella nostra sub regione non esce dal radar di Confindustria Romagna ma i tempi sono difficili e per immaginare i risultati occorre l’occhio lungo. "Non prima di vent’anni, forse trenta" dice il presidente Roberto Bozzi riferendosi all’alta velocità ferroviaria, tanto auspicata ma lungi dal vedere la luce. Eppure c’è la piena consapevolezza che la competitività di un territorio è strettamente connessa alla sua capacità di essere raggiungibile da merci e persone. "Riteniamo fondamentale - è l’assunto - un corridoio adriatico fino a Bari che intersechi in Romagna l’alta velocità per Milano e il Nord a servizio di attività produttive, studenti e cittadini, in modo baricentrico tra porto di Ravenna, fiere e aeroporti". Ecco, gli aeroporti: Bologna scoppia, Forlì per mancanza di dotazioni necessarie sopprime i voli quando c’è nebbia (è successo anche lunedì sera per un volo dalla Sicilia dirottato ad Ancona), Rimini è ben lungi dal rappresentare il turismo di cui la Romagna si fa forte. Ed è su questo che batte Pierluigi Alessandri che ha la delega all’Internazionalizzazione e ben conosce il valore di un’infrastruttura di scambio come l’aeroporto. "Il livello di accoglienza dei nostri aeroporti - dice Alessandri - è semplicemente vergognoso. Sono strutture che non hanno alcuna ragione di esistere. Non sono efficienti e in più rappresentano un pessimo biglietto da visita. Ognuno può buttare i soldi dove crede ma è tutto un territorio che ne subisce le conseguenze. Vi immaginate cosa possano pensare i visitatori che scendono a Forlì o a Rimini e la prima cosa che vedono è l’erba alta e l’area intorno lasciata al degrado?". "Abbiamo tentato - dice a sua volta Roberto Bozzi - di portare ad un medesimo tavolo le tre infrastrutture aeroportuali che gravitano sulla Romagna, ma ogni tentativo fino ad ora è fallito. Abbiamo anche chiesto alla Regione di a farsi promotrice di un incontro che preluda ad un accordo tra loro". Tramontata, peraltro, l’idea, elaborata a suo tempo da Confindustria, di progettare ex novo un aeroporto romagnolo in un’area equidistante dai centri più rilevanti (Cervia?). Vissuta più come una chimera che una solida eventualità.

Elide Giordani