"Aeroporto asso nella manica per Cesena"

Il presidente Ascom Patrignani guida una società sui servizi turistici al Ridolfi di Forlì: "Dobbiamo venderci dentro la Romagna"

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Cesena città turistica, eterna incompiuta, prova ancora una volta a decollare, in questa fase di nuova ripartenza. È disponibile online #Cesenadavivere, App per guidare il visitatore lungo le strade di Cesena alla scoperta delle bellezze e degli angoli meno noti.

"L’obiettivo – commenta l’assessore allo sviluppo economico e al Turismo Luca Ferrini – è di valorizzare il nostro territorio con un’attenzione particolare alle bellezze più o meno nascoste di Cesena, oltre a quelle note. Questa nuova WebApp, lavorata dal laboratorio urbano aperto Casa Bufalini, è una guida digitale. Sono gli stessi cesenati i co-autori di ‘Cesenadavivere’: hanno fornito preziosi suggerimenti e consigli che hanno portato alla definizione nella app di tre modalità distinte per vivere la città: la Cesena verde, la Cesena tra mare e montagna e la Cesena nascosta, dedicata al centro storico, alle corti private, agli ambiti culturali e alle storie segrete, dai Malatesta ad oggi".

I percorsi sono suddivisi per aree geografiche e per interesse, accessibili attraverso la geolocalizzazione e il navigatore dello smartphone, che accompagneranno il visitatore alla scoperta di un volto nuovo della città. Una caratteristica peculiare della WebApp è la condivisione: tutti possono collaborare ad ampliare storie e percorsi con le proprie foto, segnalazioni. In questo modo la guida digitale diventa una sorta di strumento in fieri.

Augusto Patrignani, presidente di Confcommercio cesenate e di Dmc (Destination Management Company), società promossa da Confcommercio e Confesercenti di Cesena, Forlì e Ravenna, che promocommercializza il turismo con l’hub presso l’aeroporto di Forlì. L’entrata in funzione dell’aeroporto come favorirà il rilancio di Cesena città turistica?

"La ripresa dell’attività del Ridolfi è strategica per l’intera Romagna, di cui Cesena è una delle stelle. Con Dmc, Confcommercio e Confesercenti di Cesena, Forlì e Ravenna operano proprio per promocommercializzare le nostre bellezze romagnole. Abbiamo tutto: mare, Appennino, enogastronomia, percorsi verdi, sport, entroterra, arte, cultura. Cesena è parte integrante del pacchetto, un unicum con la sua incomparabile Biblioteca, che insieme ai tesori inestimabili d’arte ravennati e al museo di San Domenico di Forlì connota ad alti livelli culturali e artistici la Romagna".

Un aeroporto a venti chilometri, oltre a quello di Rimini, rende la città più raggiungibile. Ma deve essere appetibile.

"Il Ridolfi è un asso nella manica per Cesena e per la Romagna. In un incontro dei giorni scorsi promosso da Confcommercio e Confesercenti si è parlato anche di veloci collegamenti e navette verso tutto il territorio romagnolo. Attorno al Ridolfi ruota la scuola di volo, Itaer, l’Università di Bologna con la facoltà di Ingegneria aerospaziale: si tratta di un background unico in Italia attorno a cui sviluppare crescita, collegamenti e occupazione in tutta la Romagna".

Ma il Ridolfi non scioglie da solo tutti i nodi infrastrutturali.

"Certo che no. Si tratta di potenziare i collegamenti rendendo appetibili gli spostamenti verso la Romagna. Sul versante dei trasporti ferroviari è importante che ‘Italo’ abbia fissato scali dei suoi treni a Forlì e auspichiamo una scelta similare per le frecce rosse da parte di Trenitalia"

Tornando a Cesena: lei dice dunque che può rifulgere come meta turistica, ma dentro la squadra della Romagna.

"Se mi induce alla metafora calcistica, le rispondo che la Romagna può imporsi con il collettivo dove siamo fortissimi. Non siamo Firenze o Venezia, certo, e non siamo la Sardegna, ma siamo completi, abbiamo tutto e molta bellezza concentrata.. Cesena fa la sua parte egregiamente, è un centrocampista di qualità e di sostanza, e con un aeroporto a venti chilometri, ora ha più stimoli, deve farsi più bella e attrattiva".

Il Comune ha lanciato un app per valorizzare le bellezze nascoste di Cesena. Che cosa ne pensa?

"Ottima cosa, qualsiasi iniziativa di promozione turistica è meritoria nel contesto di una ampia progettualità. Cesena non è solo Biblioteca Malatestiana, Rocca, abbazia e fontana Masini. Non siamo una città da toccata e fuga e dobbiamo farlo capire e mostrare. L’anno scorso quando si aprì un varco nel lockdown visitai una mostra promossa da Marisa Zattini alla splendida chiesa di Santa Cristina in via Chiaramonti. È solo un esempio. Va valorizzato anche il turismo religioso anche con le pievi nel territorio. La Cesena nascosta può entrare a pieno titolo nel pacchetto".

Su cosa deve puntare di più Cesena città turistica?

"Su un’offerta eterogenea: arte, cultura, buona tavola, bellezze ambientali. Un rilancio in grande stile della Rocca Malatestiana e del suo parco sarebbe importante. Il fulcro resta la Malatestiana, ma nell’offerta metto dentro anche il nostro centro storico, tra i più belli in Regione di cui i commercianti, ambasciatori del turismo, tengono alto il nome. La pandemia ha bloccato la Romagna e Cesena: ma con la ripartenza abbiamo le gambe per correre forte".

Andrea Alessandrini