
di Raffaella Candoli
Si inaugura questa mattina alle 10, alla Biblioteca Malatestiana, una singolare "Mostra a fumetti che suona". Ne sono autrici e autori gli utenti del Centro di Salute Mentale dell’Ospedale Bufalini che rendono ora visibile al pubblico il frutto di un’intensa avventura, intrapresa per il quinto anno consecutivo: il corso di storytelling e fumetto "Futuro Sperimentale" ideato dall’ Associazione culturale Barbablù. I partecipanti si sono domandati se sia possibile trasformare la propria canzone preferita in un fumetto.
E, ancora " Si possono comunicare graficamente le stesse sensazioni che avvertiamo ascoltando un pezzo?" Le lezioni e i laboratori hanno accompagnato per mesi gli aspiranti fumettisti e fumettiste tra parole e segni, alla scoperta delle proprie abilità e possibilità narrative. Tale percorso di esplorazione nella nona arte si è svolto all’interno della Malatestiana, che ha consentito alle autrici e agli autori delle opere in esposizione di uscire dai luoghi di cura e di trovarsi a contatto con altri fruitori della biblioteca.
"Il progetto "Futuro Sperimentale" – spiega Nevio Baruffi, educatore professionale del Centro di Salute mentale dell’Ausl -, che si inserisce all’interno di un percorso di recovery individuale, ha come obiettivo quello di avvicinare gli utenti a una forma d’arte che possa aiutarli ad esprimersi attraverso un linguaggio alternativo. Il percorso di fumetto è anche un’occasione per realizzare un progetto condiviso nel quale gli utenti ricoprono un ruolo attivo nella ideazione e realizzazione delle tavole che costituiranno la mostra finale, aumentando così il loro senso di autoefficacia personale".
"Il percorso espositivo – continua Baruffi ha voluto aggiungere al titolo l’incipit ‘Dopo il silenzio ‘, che può essere inteso come l’isolamento a causa del Covid, ma anche una forma di isolamento sociale che affligge chi ha malattie psichiche, e raccoglie le tavole realizzate durante l’ultima parte dell’anno di lavoro. Rappresenta una piccola sperimentazione per mescolare linguaggi e codici, per restituire alla comunità un’emozione che ha vibrato dentro di noi mentre stavamo con le orecchie aperte, in ascolto. Del resto, ‘dopo il silenzio ciò che meglio descrive l’inesprimibile è la musica’, così Aldous Huxley ci invita a riflettere sulla portata comunicativa di suono e melodia".
"Dopo il silenzio. Una mostra a fumetti che suona" sarà visitabile fino a domenica 18 giugno: è allestita al piano terra della Malatestiana, a ingresso libero e negli orari di apertura della Biblioteca.