All’asta beni e immobili del Piano di Zadina

Divisi in tre lotti separati, saranno ceduti al miglior offerente terreni edificabili per 25mila metri quadri e alcuni manufatti per un valore di 3.3 milioni di euro

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di Giacomo Mascellani

A Cesenatico il 25 ottobre andranno all’asta i terreni e i beni immobili del Piano particolareggiato di Zadina. È questo l’ultimo atto di un progetto che non sarà realizzato a causa del fallimento della società che doveva costruire villette, strutture ricettive e attività commerciali, sulla base di un accordo risalente a quindici anni fa. Complessivamente andranno all’asta terreni edificabili per 25mila metri quadrati e alcuni manufatti non ultimati, per un valore di oltre 3,3 milioni di euro.

Le superfici e gli immobili in questa prima asta sono stati divisi in tre lotti. Nel primo c’è un terreno edificabile di 9.489 metri quadri, situato in viale Dei Pini angolo via Mosca, stimato dal perito del tribunale, il geometra Alberto Farolfi, 1 milione e 293mila euro; questa sarà la base dell’asta e, in caso di gara, cioè di più persone o società interessate al bene, i rilanci minimi dovranno essere di 25.860 euro alla volta. Il secondo lotto è un terreno edificabile più grande, di 15.274 metri quadrati, situato tra viale dei Pini, viale Stoccolma e via Mosca, stimato dal perito 1 milione e 870mila euro; anche in questo caso tale valore costituisce la base d’asta e sono previsti rilanci minimi, di 37.400 euro, in caso di gara fra più soggetti interessati ad acquistare il bene. Il terzo lotto è un chiosco per la vendita di piadina e bevande, della superficie di 45 metri quadrati, con annessa una corte esclusiva di 120 metri quadrati, la cui base d’asta sarà di 144mila euro ed include anche le attrezzature per la produzione delle piadine.

Il curatore del fallimento è Giovanni Lazzarini, mentre il giudice che segue la procedura è la dottoressa Barbara Vacca. Le perizie del geometra Farolfi sono state realizzate sulla base dell’accordo tra il Comune di Cesenatico, lo stesso curatore e la Bcc Ravennate Forlivese e Imolese, firmato lo scorso anno e precisamente il 28 maggio 2021, per modificare l’originaria convenzione urbanistica del 17 gennaio 2008, fra il Comune di Cesenatico e la società immobiliare Rubino, per l’attuazione del piano particolareggiato.

Tale accordo si è reso necessario per comporre la vertenza ed evitare inutili contenziosi e duplicazioni di richieste restitutorie. In particolare nell’interesse di tutte le parti, c’era la necessità di poter vendere il bene attraverso aste separate in tre singoli lotti, svincolati ed autonomamente commerciabili, poiché l’area non ha trovato finora alcun riscontro sul mercato per l’acquisizione nella sua forma intera, in quanto non è facile trovare un imprenditore o una società con disponibilità plurimilionarie. I tre lotti erano andati all’asta lo scorso mese di luglio, ma la procedura non era stata poi perfezionata.