PAOLO MORELLI
Cronaca

Alluvione, allarme bocciato Il sondaggio del Comitato critica la gestione dell’evento

Giangrandi e Mazzotti: "Abbiamo fatto una serie di richieste all’amministrazione comunale, attendiamo risposte dal 4 agosto. E abbiamo altri quesiti per cercare di capire".

Alluvione, allarme bocciato  Il sondaggio del Comitato  critica la gestione dell’evento

Alluvione, allarme bocciato Il sondaggio del Comitato critica la gestione dell’evento

di Paolo Morelli

Senza spingere troppo sull’acceleratore della polemica fine a se stessa, il Comitato degli alluvionati cesenati e della Valle del Savio, al quale hanno aderito finora 320 persone, ha messo bene in chiaro davanti alla commissione speciale sull’alluvione del Consiglio comunale che non tutto è andato bene sia durante che dopo l’alluvione di metà maggio. Gli interventi di Marco Giangrandi e Mauro Mazzotti hanno evidenziato una serie di criticità che finora erano state tenute in secondo piano.

"Stiamo facendo un lavoro enorme – dice Marco Giangrandi che del Comitato alluvionati è stato il precursore – cercando di ricostruire minuziosamente gli eventi, utilizzando il metodo consigliato dal metereologo Luca Mercalli, che peraltro abbiamo invitato a Cesena, il quale suggerisce di organizzare la ricostruzione dei fatti con interviste, documentazione, testimonianze eccetera. come si usa per i disastri aerei. Conoscere le dinamiche ci aiuterà a comprendere le azioni correttive da portare avanti per limitare quanto più possibile il ripresentarsi dei problemi".

Il problema più rilevante messo in luce è quello dell’inadeguatezza degli allarmi: il Comitato ha sottoposto ai suoi associati un semplice questionario che ha avuto una sessantina di risposte. Alla richiesta di dare un giudizio sulla gestione allarme preventivo dell’evento, il 74% ha risposto che è stato inesistente-scarso, il 22% che è stato sufficiente e il 4% che è stato ottimo. Alla richiesta di un giudizio sulla gestione dell’emergenza durante l’evento, il 66% ha risposto ‘scarso o inesistente’, il 10% ‘sufficiente’, il 10% ‘discreto’ e il 14% ‘ottimo’. Un giudizio, quindi, sostanzialmente negativo che stride con quanto affermato dal sindaco Enzo Lattuca nel precedente riunione della commissione.

"Il 4 agosto – specifica Marco Giangrandi – abbiamo inviato una prima serie di domande all’amministrazione comunale, ma finora non abbiamo ricevuto risposte; chiediamo di ottenere i documenti discussi nelle commissioni il 3 agosto; un cronoprogramma delle attività di ripristino suddiviso per entità di competenza, per esempio quando avverrà la pulizia delle fognature di Hera nell’area di Via Ex Tiro a Segno, già prevista per agosto 2023; vorremmo conoscere la struttura organizzativa e operativa della Protezione Civile, oltre a ricevere il protocollo di gestione delle emergenze attualmente in vigore; chiediamo i tempi di ripristino delle idrovore situate a valle del Ponte Nuovo, e se esista un progetto per un sistema di continuità (ad esempio, con l’uso di generatori elettrici) e di monitoraggio a distanza; infine vorremmo avere una mappatura dettagliata del sistema fognario della città con l’indicazione dei punti in cui sono presenti le valvole clapet e il protocollo di manutenzione e controllo per queste valvole".

A queste richieste il Comitato alluvionati ne ha aggiunte altre: l’istituzione di un tavolo tecnico permanente, maggiore attenzione alle situazioni disastrose delle colline, informazioni sugli edifici abusivi che sarebbero presenti in via Roversano, i motivi per cui alcune casse di espansione non sono state realizzate, e si rivolge anche alla Regione per chiedere il motivo per cui a molte famiglie alluvionate, in particolare nei piccoli comuni, non sono ancora arrivati i contributi di immediato sostegno e di autonoma sistemazione.