REDAZIONE CESENA

Alluvione e risarcimenti, lo Stato si gioca la fiducia dei cittadini

(...) La nomina del commissario Curcio e il superamento della prima fase, obiettivamente difficile, dell’emergenza alluvione, hanno segnato un cambio...

(...) La nomina del commissario Curcio e il superamento della prima fase, obiettivamente difficile, dell’emergenza alluvione, hanno segnato un cambio di passo. Lo hanno riconosciuto Legacoop e la stessa Regione. Ma a due anni dagli eventi che hanno segnato disastrosamente il territorio dell’Emilia-Romagna, c’è evidentemente ancora qualcosa che non funziona se diciannove cittadini su venti non sono riusciti nemmeno a compilare la richiesta di risarcimenti. La retorica dei romagnoli che si rimboccano le maniche e ce la fanno da soli senza chiedere aiuto può essere autorassicurante, ma non coglie la gravità del problema e delle sue conseguenze politiche.

È del tutto evidente che la complessità delle procedure burocratiche è un ostacolo insormontabile per molti. Le domande sono intricate, i documenti richiesti numerosi, i professionisti necessari a ‘lavorare’ le pratiche non bastano, e il percorso per ottenere il risarcimento è un labirinto in cui è facile perdersi. Questa situazione non solo scoraggia chi ha già subito perdite significative, ma mina anche la fiducia nelle istituzioni. Se lo Stato non è in grado di fornire un sostegno concreto e accessibile in momenti di crisi, come possiamo aspettarci che i cittadini continuino a credere nella sua efficacia?

La ricostruzione non è solo una questione di mattoni e infrastrutture, ma anche di fiducia e coesione sociale. Ogni ritardo, ogni complicazione burocratica, è un colpo alla speranza di chi ha perso tutto. Se non semplifichiamo urgentemente le procedure, se non rendiamo il processo di risarcimento più trasparente e accessibile, rischiamo di alienare ulteriormente i cittadini e di compromettere il futuro della Romagna. La ricostruzione deve essere un processo partecipativo, in cui ogni voce viene ascoltata e ogni bisogno viene soddisfatto. Solo così potremo davvero rialzarci e guardare avanti con fiducia. La questione riguarda tutte le istituzioni, ad ogni livello, le polemiche stanno a zero. E’ ora di risolvere i problemi e dare risposte concrete ai cittadini.

emanuele.chesi@ilrestodelcarlino.it