Altri 25 milioni per la ricostruzione. Messa in sicurezza di Bulgarnò, adeguamento di fogne e condotte

Tre ordinanze del commissario Figliuolo, rimodulati gli importi anche per lavori già avviati o eseguiti. Il sindaco Lattuca: "Un buon segnale, ma non esaustivo delle esigenze del nostro territorio". .

Altri 25 milioni per la ricostruzione. Messa in sicurezza di Bulgarnò, adeguamento di fogne e condotte

Il sindaco Lattuca tra il generale Figliuolo e la presidente della Regione Priolo durante un incontro in municipio

Ci saranno circa altri 25 milioni di euro a disposizione del territorio cesenate nell’ottica della ricostruzione e del miglioramento delle condizioni di sicurezza post alluvione 2023. I fondi, che rientrano nel plafond complessivo di un ulteriore miliardo e duecento milioni di euro destinati dal Governo a tutti i territori colpiti dalla calamità tramite il Pnrr, renderanno possibili nuovi investimenti che riguarderanno diverse aree della città, compresi i corsi d’acqua, a partire dal fiume Savio. I fondi sono stati sbloccati con tre ordinanze del commissario Figliuolo. Per ciò che concerne l’ambito di Cesena, sono stati individuati i progetti legati alla messa in sicurezza idraulica della frazione di Bulgarnò (per un importo di 1,2 milioni di euro), l’adeguamento delle fogne a Borgo delle Rose a Borello (350.000 euro) e il rifacimento di cinque ponti sul Rio Granarolo (l’intervento verrà effettuato su sei strutture, una delle quali a carico della Provincia), con conseguente messa in sicurezza sia idraulica che statica (1,5 milioni di euro). Contestualmente sono stati rimodulati gli importi di una serie di interventi i cui lavori sono in ogni caso stati o già effettuati o sono comunque prossimi all’’avvio e che riguardano ripristini di frane nelle vie Castello di Carpineta (250.000 euro), Casalbono (200.000 euro), San Tomaso-Rio Marano (85.000 euro), Fornasaccia (350.000 euro) e Montereale (400.000 euro) e l’adeguamento delle reti di fognatura bianca con sostituzione delle condotte non più idonee in zona ex Zuccherificio (2,5 milioni di euro).

"E’ un buon segnale – ha commentato il sindaco Enzo Lattuca facendo il punto della situazione – che non è però esaustivo. Restando infatti importanti interventi che devono ancora essere finanziati, per un totale di 3,8 milioni di euro e che, anche se ormai non rientreranno più nel Pnrr, abbiamo necessità di attuare in tempi celeri: penso per esempio alla messa in sicurezza di via Santa Lucia, dove ora la strada non è praticabile, ma anche a via del Tunnel, via San Mamante e via Baccareto. Il tutto senza dimenticare il complesso e costoso intervento sulla rete fognaria del Cesuola". Il territorio fin da subito beneficerà però di altre importanti risorse, tra le quali spiccano 2.080.000 euro destinati ad Anas per interventi sul tunnel della Secante e 500.000 euro a Hera per spostare una condotta nella golena in zona ex Zuccherificio. A proposito di golene, l’agenzia regionale per la sicurezza territoriale e protezione civile ha a diposizione 12 milioni e mezzo di euro per interventi sul fiume Savio e sui torrenti Borello e Pisciatello. Verranno abbassate le golene e le banchine nel tratto urbano compreso tra i Maceri e il ponte ferrovia, si interverrà sulla vegetazione per ridurre il rischio idrico e si ridisegneranno gli alvei dei torrenti e degli affluenti. Sono poi previsti altri 4 milioni di euro per ulteriori importanti interventi, tra i quali spiccano la messa in funzione di una terza cassa di espansione nell’area di San Carlo (le prime due si trovano a Borello e a Ca’ Bianchi) e il rafforzamento del ‘muro’ nel tratto urbano del Savio all’altezza di via Zuccherificio, nella zona della sede della croce Rossa, che nel 2023 fu la prima a finire sott’acqua. Chiude poi il cerchio il plafond per la Provincia, che ha ricevuto complessivamente 60 milioni di euro, 7.2 dei quali riguardano la città di Cesena e nello specifico la strada provinciale 74 che conduce a Sorrivoli e la 75 che invece fa da collegamento con Monteleone. Tutti gli interventi dovranno concludersi entro i primi mesi del 2026.

Luca Ravaglia