Amedeo Farabegoli si dimette: il ’Rubicone’ senza presidente

Terremoto ai vertici del Quartiere Rubicone: il presidente Amedeo Farabegoli si è dimesso per "carenza di motivazioni". E la lista civica Cambiamo attacca: "Un rebus la sua sostituzione. A rischio l’operatività stessa dell’organismo. Le improvvise dimissioni di Farabegoli benché motivate - fra le altre cose - anche da problemi personali e di salute, ripropongono con forza il tema della scarsa motivazione che, ormai da tempo, accomuna gran parte dei rappresentanti di questi organismi. Lo schema, alla fine, è sempre lo stesso: l’entusiasmo iniziale, l’approccio laborioso e costruttivo, l’illusione di essere ascoltati e poi, dopo poche sedute, l’amara presa di coscienza di avere una funzione poco più che ornamentale, un ruolo da comparse incapace di incidere non solo nei processi decisionali ma anche nell’embrionale filiera delle proposte. Lo stesso Farabegoli, nella sua lettera diffusa via social, parla di un ’venir meno delle motivazioni’, un inciso che, considerando il profilo moderato del personaggio, denuncia una carenza di stimoli evidentemente assai più conclamata. Le dimissioni del presidente del Quartiere Rubicone, che dal nostro punto di vista è sempre stata una figura seria, disponibile e trasparente, fa il paio con altre defezioni che, a questo punto, mettono a serio rischio l’operatività stessa dell’organismo. In primis, a giudicare dalle prime ‘consultazioni’, non sarà per nulla semplice trovare un suo sostituto e, nel contempo, mantenere gli equilibri in seno alla maggioranza. Le dimissioni di Farabegoli, infatti, sono state precedute da altre e dunque la ‘carenza di organico’ rende il futuro del Consiglio di Quartiere ancora più nebuloso ed incerto".