"Anche qui tira aria di una vittoria storica"

Il deputato uscente della Lega Morrone: "Non sta a me autocandidarmi, ma vorrei portare avanti un percorso". L’ufficialità verso il 10 agosto

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Anche in casa Lega queste sono giornate importanti per definire le candidature in vista delle elezioni politiche del 25 settembre. Quasi scontata, anche se il diretto interessato non si sbilancia, la ricandidatura di Jacopo Morrone, deputato e segretario della Lega in Romagna.

Morrone, a che punto siete con la stesura della lista dei nomi dei candidati?

"A livello nazionale ci siamo già visti con i vertici del partito. Ora dobbiamo fare la stessa cosa a livello locale. Vedrò Matteo Salvini anche domenica, alla festa di Cervia. Indicativamente dovremmo averli per la seconda settimana di agosto".

Lei sarà candidato?

"Sono a disposizione della segreteria federale e di Matteo Salvini. Non sta a me auto-candidarmi. Abbiamo iniziato un percorso sul tema della giustizia, così come su altri, che non mi dispiacerebbe portare avanti. Aggiungo che questo territorio dovrà essere rappresentato anche perché, complice il taglio dei parlamentari, rischiamo complessivamente un calo della rappresentanza".

Anche voi rispetterete la parità di genere nella presentazione delle candidature?

"Si tratta di un obbligo di legge. Il 60% sarà di genere maschile, il 40% femminile. Regola che vale anche per i capilista".

Quali ritiene sia il collegio contendibile in Romagna?

"Naturalmente molto dipende dalle alleanze. Ragionando in via teorica, all’uninominale alla Camera, potrebbe esserci un candidato del Pd, uno di Italia Viva, uno di Azione e uno della Lega. Lo ritengo decisamente contendibile, così come quello di Rimini. Più difficile, per ragioni storiche, vincere l’uninominale alla Camera di Ravenna. L’interesse di tutti è individuare un candidato forte".

Che clima si respira in casa centrodestra?

"Tira un’aria di vittoria, sono ottimista. Non saranno precisi, ma i social sono un ottimo indicatore. Andate a vedere quanti commenti negativi riceve il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Il dato delle amministrative non è reale. Per il proprio Comune un elettore di centrodestra può anche votare un civico, di area di centrosinistra, ma non lo farà mai a livello nazionale".

A proposito di civici, il sindaco Gian Luca Zattini parteciperà a un dibattito con i colleghi di Potenza, Treviso e Sesto San Giovanni alla vostra festa di Cervia. Segnale della vicinanza tra Zattini e la Lega?

"Il sindaco è un esponente civico, poi che sia molto vicino alla Lega e a me, che sono stato tra i primissimi a volerlo, non è un segreto. Abbiamo un ottimo rapporto. Zattini è solito andare ai dibattiti ai quali viene invitato. Domani parlerà dei problemi che hanno nell’amministrare le loro città i primi cittadini".

Sarà una sfida tra voi e il Pd o tra la Lega e Fratelli d’Italia?

"Da parte mia la sfida è solo col Pd. Questa è un’occasione storica. Non intendo perdermi in discussioni su chi è alternativo alla sinistra. Ripeto: la sfida è solo col Pd, per cambiare questo territorio, che la sinistra ha dimostrato, con arroganza, di non ascoltare".

Luca Bertaccini