"Un paio di mesi fa il nostro gruppo "Andare Oltre" presentò un’interrogazione al sindaco di Bagno di Romagna, Enrico Spighi, per chiedere chiarimenti in merito alle voci che circolavano intorno al futuro dell’Hotel La Pace e al possibile cambio della sua destinazione d’uso". Esordisce così una nota di Olinto Bergamaschi (nella foto), capogruppo per il centrodestra in Consiglio comunale, che aggiunge: "Il sindaco rispose che si trattava di chiacchiere da bar. In quella risposta il sindaco sottolineava che i rapporti fra i cittadini non sono di competenza dell’amministrazione, che ha solo il compito di verificare che le iniziative private siano conformi alle regole urbanistiche, e che l’Amministrazione non ha discrezionalità sul cambio di destinazione d’uso che i privati intendono dare ai propri immobili".
"Non è sempre così, in particolare per gli alberghi- sottolinea Bergamasch –! Una sentenza della Cassazione definisce, infatti, nel dettaglio il ruolo del Comune proprio nel cambio di destinazione d’uso degli alberghi, che è sottoposta a vincoli che l’Amministrazione deve verificare non vengano disattesi. Le "voci da bar" spesso anticipano la realtà e noi riteniamo poco probabile che il sindaco sia all’oscuro di quello che sta succedendo in relazione alla vicenda dell’Hotel La Pace". "Chiediamo – prosegue Bergamaschi- quale sia la posizione dell’amministrazione su questo tema così importante. Noi di "Andare Oltre" siamo convinti che l’Hotel La Pace non possa essere trasformato in qualcosa che non abbia come destinazione d’uso l’accoglienza turistica".
L’Hotel La Pace di via Lungosavio a Bagno, circa 50 camere, è stato acquistato per oltre 500mia euro, qualche mese fa, da una cordata formata da alcuni operatori, a seguito di asta giudiziaria. Stando ad alcune "voci da bar" la sua destinazione d’uso potrebbe essere cambiata in rsa (Residenza Sanitaria Assistenziale) o in struttura similare.