di Luca Ravaglia Ricordi i tempi della tv in bianco e nero e delle cucine che brulicavano di vita e di profumi? Ricordi le ricette? E i tempi della musica dei primi jukebox, dei balli e del fidanzato che passava a prenderti sotto casa? Il fidanzato di allora, oggi quando lo cerchi, lo chiami ‘nonno’. Ma nel farlo, gli sorridi allo stesso modo di sempre. Perché il tempo cambia tante cose, ma non tutto. Non il meglio. Nessuna società può permettersi di mettersi alle spalle quel ‘meglio’ , nemmeno ora, ai tempi della pandemia. Così, a tenere compagnia ai tanti anziani che aspettano una visita o una telefonata di figli e nipoti, magari districandosi nel mare agitato della crisi economica, ci sono associazioni di volontariato che operano ogni giorno con lo scopo di dimostrare che ogni età è quella giusta per essere di ottimo umore. Tra queste c’è Anteas, l’Associazione Nazionale Tutte le Età Attive per la Solidarietà, nata nel 1996 supportata dall’associazione pensionati Cisl, che a Cesena conta circa 200 volontari e un bilancio da una quarantina di migliaia di euro da mettere a disposizione della collettività ogni anno. "Le attività delle quali ci occupiamo sono tante - hanno spiegato il presidente regionale Massimo Fossati, quello cesenate Franco Cedioli e il volontario Lazzaro Dall’Acqua - comprese quelle che hanno lo scopo di aiutare in particolare le persone anziane a trascorrere al meglio le giornate nei luoghi che frequentano, dalle strutture protette ai centri diurni: un tempo la vita della comunità era radicalmente diversa, nonni, figli e nipoti vivevano in pratica insieme, condividendo tanti momenti ed esperienze, ma oggi non è più così. La vita è frenetica, le possibilità di incontro coi propri cari sono sempre meno e si sta creando un pericoloso solco che deve essere riempito in fretta". In famiglia, ma non solo. Con questo spirto Anteas si è rimboccata le maniche: "Siamo partiti coi ‘Jukebox della memoria, una serie di animazioni caratterizzate da canti tradizionali e vecchi successi riproposti da due gruppi musicali di volontari che si spostano lungo tutto il territorio, organizzando momenti di aggregazione apprezzatissimi. In autunno inoltre rilanceremo coi ’diari della memoria’ che attraverso laboratori artistici e di scrittura che coinvolgeranno anche i giovani (magari pure gli studenti universitari) sotto l’egida di una psicologa, si ripropongono di raccogliere storie e ricordi degli anni che furono, magari raccogliendoli in pubblicazioni dedicate. A chiudere il cerchio ci sono poi le vecchie ricette culinarie che verranno riproposte in maniera spettacolarizzata da un cuoco e col coinvolgimento di chi quei sapori imparati a conoscere e ad apprezzare da bambino non li ha più dimenticati". Ma c’è anche molto altro, perché la crisi economica colpisce tanti settori, comprese le famiglie, magari quelle numerose, o monoreddito, o di genitori separati o vedovi. In quest’ottica Anteas intende rilanciare un progetto che prevede l’erogazione di un assegno di 200 o 300 euro a seconda del tipo di scuola frequentato, rivolto a chi ha difficoltà ad acquistare materiale didattico: "Lo scorso anno abbiamo sostenuto oltre 40 ragazzi in 22 famiglie, ma purtroppo non siamo stati in grado di dare risposte a tutti coloro che ci sono stati segnalati: quest’anno abbiamo quasi raddoppiato il budget arrivando a circa 12.000 euro, coi quali contiamo di non lasciarci nessuno alle spalle".