
Antonio Babino e Teresa Trezza, la festa dei. 70 anni di matrimonio con la famiglia
Hanno festeggiato 70 anni di matrimonio al ristorante Caterina di Savignano sul Rubicone, due ’sposini’ di San Mauro Pascoli, originari di Teggiano in provincia di Salerno e arrivati in Romagna nel febbraio 1962. Sono Antonio Babino, 94 anni, nono di 12 fratelli, e Teresa Trezza, 90 anni. Si sposarono nella chiesa parrocchiale di Teggiano il 22 maggio 1955. Sono stati festeggiati dai figli Giuseppe, Elio e Roberto, dalle nuore Attilia, Monica e Sandra, dai nipoti Mattia, Federico, Vera, Luca e Lorenzo e dal pronipote Nicola di 4 anni.
Come nacque la decisione di andare ad abitare a San Mauro Pascoli?
"Era la zona dell’emigrazione degli abitanti della provincia di Salerno e in poco tempo fummo più di mille ad arrivare nel paese romagnolo. Partimmo con la classica valigia di cartone, come quelli che andavano all’estero".
Che lavoro avete fatto?
"Quelli furono gli anni in cui i contadini lasciarono la campagna per andare a lavorare nelle fabbriche di scarpe con uno stipendio sicuro e noi venimmo a lavorare la loro terra che era rimasta incolta".
Avete mai avuto rimpianti? "Assolutamente no, anche perchè i nostri genitori ci hanno seguito a San Mauro Pascoli".
Che cosa avete coltivato nelle campagne sammauresi?
"Prevalentemente ortaggi, insalata, sedano, finocchio. Poi allevato mucche, maiali e pollame per uso casalingo".
Il segreto per rimanere insieme 70 anni?
"Prima di tutto il rispetto reciproco, l’ascolto uno dell’altro e ancora oggi parliamo molto perchè abbiamo ancora tante cose da dirci. Poi la passione per la famiglia e il lavoro con in primis l’amore per i nostri figli e nipoti. E ancora andare d’accordo con tutti".
Oggi come passate le giornate?
"Le faccende di casa le faccio tutte io – dice Teresa –, dal mangiare, a pulire la casa, lavare e stirare. Io – continua Antonio – con l’aiuto di mia moglie, ho coltivato l’orto fino a ottobre quando mi sono rotto un femore. Ma dieci giorni dopo ero già in piedi. I medici mi hanno vietato di lavorare nell’orto e adesso mi limito alla supervisione dei lavori che fanno i miei figli".
Tornereste a Teggiano?
"No perchè siamo tutti qua, noi, figli, nipoti. Ci siamo integrati molto bene qui in Romagna e stiamo felici di abitare a San Mauro Pascoli".
A tavola?
"Mangiamo di tutto, soprattutto verdure coltivate nel nostro orto e carne allevata da noi nella nostra casa di campagna".
Avete ancora qualche sogno nel cassetto?
"Prima di tutto che la famiglia continui ad allargarsi con l’arrivo di altri pronipoti e che per tutti, loro e noi, l’augurio è di godere di una buona salute. Alla fine i beni materiali contano poco. Servono pace, serenità e salute".
Ermanno Pasolini