Area ex Nuit, si vota la modifica all’Accordo

La zona diventerebbe del Comune, Bruno Bastone trasformerebbe in appartamenti tre ex colonie abbandonate

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di Giacomo Mascellani

Questa sera in consiglio comunale verrà messa ai voti la modifica dell’Accordo di programma ’Ex Nuit e parte delle colonie di Levante’ del 2010, che consentirà al Comune di diventare proprietario dell’area ex Nuit e dell’area in viale dei Mille vicino all’ex ristorante Kamikaze, e contestualmente all’aggiudicatario dei beni del fallimento Fincarducci, l’imprenditore cesenate Bruno Bastone, di poter trasformare tre ex colonie abbandonate in appartamenti e intervenire sulle ex case popolari di viale Leonardo da Vinci.

L’ex Nuit, assieme alle tre colonie situate sempre in viale Carducci nelle zone Boschetto e Valverde, faceva parte dei beni della cordata di imprenditori riuniti nella società Fincarducci che, in base ad un Accordo di programma pubblico e privato, firmato 12 anni fa con il Comune di Cesenatico, la provincia di Forlì-Cesena e l’avvallo della regione Emilia-Romagna, nelle intenzioni avrebbe portato alla realizzazione di un ambizioso piano di rilancio a Levante. Il progetto prevedeva la costruzione di un grande albergo, un parcheggio da 400 posti e 3.650 metri quadrati di commerciale nell’area ex Nuit; mentre nelle tre colonie (San Vigilio, Gioiosa e Cif), era prevista una destinazione residenziale, per complessivi 128 appartamenti, ed in una piccola area di viale dei Mille vicino all’ex Kamikaze, erano previsti dei parcheggi.

La Fincarducci finì in difficoltà e fallì il 30 novembre 2017, secondo una sentenza del tribunale di Forlì. I beni negli ultimi anni sono stati gestiti da un curatore fallimentare e gli immobili lo scorso anno andarono tutti all’asta che il 15 novembre 2021 fu vinta da una società di Milano, la quale mise sul piatto 6 milioni e 850mila euro. Tuttavia la società aggiudicataria dei beni all’asta, non ha saldato il conto ed il curatore ha chiamato la seconda società in graduatoria, quella appunto del cesenate Bruno Bastone, il quale aveva offerto 6 milioni e 840mila euro. Oltre a tale cifra, Bastone avrebbe dovuto accollarsi le opere pubbliche che doveva realizzare la Fincarducci in base all’accordo, per 9 milioni di euro.

Bastone e il Comune hanno raggiunto un’ intesa, in base alla quale Bastone anziché realizzare le opere pubbliche, cederà totalmente l’ex Nuit al Comune. Nella stessa operazione cederà l’area di viale dei Mille al Comune ed in cambio riceverà l’aerea delle ex case popolari in viale da Vinci, per riqualificarla sempre a destinazione residenziale. Il consiglio comunale questa sera voterà la rimodulazione dell’Accordo di programma del 2010, dando il via libera all’operazione, che poi sarà messa ai voti in Provincia e dovrà poi passare il vaglio della Regione.