"Arrivano i pazienti al Prime Center"

Entra in funzione la struttura dello Ior a San Cristoforo. Il direttore: "Inizia la riabilitazione dei malati oncologici"

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di Elide Giordani

Entra nella piena operatività il Prime Center di San Cristoforo, struttura dedicata alla prevenzione e alla medicina integrativa con l’obiettivo di rendere meno incisiva la presenza del cancro in Romagna ma soprattutto più tollerabili le dure terapie oncologiche quando la malattia non si è potuta evitare.

Lo comunica Fabio Miserocchi, direttore generale dello Ior, l’Istituto Oncologico Romagnolo, di cui la struttura è uno dei bracci operativi. "Arrivano in questi giorni i primi pazienti", annuncia Miserocchi che ricorda come il Centro sia un’eredità di colui che è stato il motore principale dello Ior e della sua battaglia contro il cancro in Romagna, lo scomparso professor Dino Amadori. Inaugurato il 22 novembre scorso, il Prime Center ha portato nuova vita all’ex scuola elementare di San Cristoforo, un’area di 6.500 metri quadrati, replicando una positiva esperienza statunitense. Doveva iniziare la propria attività agli inizi di giugno e in tempi sono stati addirittura anticipati. Lunga la lista di imprese e privati che hanno creduto, e ne hanno sostenuto la realizzazione, in questo ulteriore avamposto romagnolo contro la lotta ad un male che oggi non va più considerato invincibile. È anche per la presenza di strutture come queste, e come l’Irst di Meldola nato sotto i medesimi auspici, che in Romagna di cancro si guarisce di più. Il Prime Center dovrebbe attuare anche la battaglia perché l’incidenza dei nuovi casi possa imboccare una curva in discesa, soprattutto laddove il tumore è l’effetto dimostrato di errati stili di vita e di alimentazione. La struttura si rivolge principalmente ai pazienti oncologici che cercano percorsi di medicina integrativa e nel contempo faranno parte di studi di ricerca che comprendono corsi e seminari su alimentazione, movimento, supporto psicologico e diete personalizzate.

Gli spazi sono attrezzati per ospitare una cucina didattica dove verranno organizzati lavoratori dedicati alla sana alimentazione come arma di prevenzione contro il cancro; una palestra con macchinari di ultima generazione per programmi personalizzati di preabilitazione e riabilitazione dei pazienti oncologici ma anche per attività di gruppo come yoga, pilates e danza-terapia; ambulatori e spazi dedicati alla medicina integrativa, come mind fullness, agopuntura e musicoterapia. Ma è aperto anche alle aziende, agli operatori sanitari e ai cittadini che vogliano inoltrarsi in percorsi di prevenzione oncologica.