"Assemblee ripartite, ma è dura rispettare le distanze"

Francesco Burrelli: "Tanti arretrati oltre alle attività nuove. Serve la possibilità di deliberare online per snellire i tempi".

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Sono tempi duri per gli amministratori condominiali, il cui lavoro nell’ultimo periodo si è notevolmente complicato. Solo interventi urgenti, bilanci difficili da approvare e riunioni quasi impossibili: il lockdown ha fatto slittare i tempi e ora gli amministratori devono fare i conti con una marea di arretrati da sbrogliare e nuove richieste da ogni fronte. Il superbonus, che prevede appunto una detrazione del 110% per interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici nei propri condomini o abitazioni, è stato inserito nel Decreto Rilancio ed è in discussione in Parlamento in questi giorni per essere approvato entro il 18 luglio. "Il decreto è stato emanato il 19 maggio e fino a quando non verrà approvato non si sa come sarà modificato – spiega Francesco Burrelli, Presidente nazionale Anaci (Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari) – mancano poi alcuni tasselli importanti: l’Agenzia della Entrate deve indicare come verrà fatto lo sconto in fattura e la cessione del credito, il Mise (Ministero dello Sviluppo economico) deve stabilire i requisiti dell’efficientamento e dei tecnici".

Occorre quindi attendere, ma è difficile dirlo a inquilini e proprietari trepidanti. Ripartono a rilento anche le assemblee in presenza fisica. Dopo la sospensione durante il lockdown per evitare affollamenti e i tentativi spesso fallimentari delle videoriunioni, tra vicini litigiosi o inquilini anziani poco avvezzi al digitale, l’attività degli amministratori era di fatto rimasta bloccata. Oggi però i condomini possono tornare a riunirsi per discutere e deliberare, pur nel rispetto delle regole. Locali o spazi ampi, all’aperto se possibile, sanificazione degli ambienti, distanziamento interpersonale, obbligo delle mascherine, ma ancora confuse e problematiche sono le normative e le responsabilità degli amministratori in caso di mancato rispetto dei protocolli di sicurezza o di contagi riconducibili a riunioni. "E’ necessario chiarire, attraverso provvedimenti legislativi, le disposizioni relative alle condizioni delle assemblee e dei luoghi fisici – continua Burrelli - abbiamo chiesto al Governo di modificare l’art. 66 del codice civile per introdurre la possibilità di effettuare e deliberare anche attraverso assemblee online, perché se un condominio ha 180 condomini per distanziare ci vorrebbe un campo sportivo".

Cristina Gennari