
La manifestazione dei lavoratori Astercoop del magazzino di Pievesestina
La pioggia battente non ha fermato la protesta. Ieri le tre sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti hanno organizzato un’intera giornata di sciopero che ha riguardato i lavori e le lavorartici del magazzino Coop Alleanza 3.0 di Cesena gestito dalla cooperativa Astercoop. "Riteniamo inaccettabile – si legge nella nota congiunta diffusa le tre sigle sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti - l’atteggiamento di chiusura assunto da Astercoop in risposta alla legittima richiesta di applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro per il settore trasporto merci e logistica, sottoscritto il 6 dicembre 2024, nonché degli accordi di secondo livello. I lavoratori e le lavoratrici dipendenti Astercoop che lavorano nel magazzino chiedono la giusta retribuzione, il riconoscimento dei permessi e tutele in caso di malattia".
I sindacati si dicono disponibili a incontrare la controparte per risolvere al controversia nel minor tempo possibile, a vantaggio dei lavoratori e anche del clima di tensione che a loro dire si sarebbe creato all’interno del magazzino, proprio in seguito all’attuale situazione di stallo. All’interno della struttura, contando anche il settore amministrativo, lavorano oltre 200 persone. "Questa è la quarta giornata di sciopero dall’inizio dell’agitazione sindacale – riprende la nota - Lo sciopero di queste ore è stato indetto per ricordare quanti sono i diritti che mancano all’appello nell’appalto affidato a Astercoop: mancato riconoscimento degli istituti contrattuali relativi a Rol e alle ex festività; non viene riconosciuta la maggiorazione del 20% sul lavoro svolto il sabato; non c’è la pausa retribuita di trenta minuti per tutti i turni di otto ore, con rotazione settimanale; serve inoltre il trattamento economico per i primi tre giorni di malattia. E’ tempo di applicare anche l’accordo sottoscritto dalle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cils e Uil trasporti, relativo al trattamento in caso di malattia. I soci lavoratori attendono il concreto riconoscimento dei loro diritti".
Il tema è seguito da vicino anche dal sindacato Adl Cobas, già protagonista di aspre contestazioni verso l’azienda: "Aster Coop non solo mostra totale chiusura alle richieste dei lavoratori, ma mette in atto anche un continuo attacco anti-sindacale con licenziamenti, provvedimenti disciplinari e cambi di turno di chi è iscritto e maggiormente attivo nel sindacato Adl Cobas. Quello che i lavoratori e le lavoratrici richiedono è la piena applicazione del contratto collettivo nazionale che viene già pienamente applicato in tutti gli altri magazzini Coop Alleanza 3.0 gestiti in appalto da società che non sono cooperative. Adesso basta: stesso lavoro, stessa paga! Chiediamo con forza a Coop Alleanza 3.0 e alle società che gestiscono in appalto i magazzini dei prodotti Coop in Emilia-Romagna un salario giusto, diritti e dignità con la piena, e omogenea applicazione del contratto nazionale e il pieno riconoscimento dei diritti sindacali: i lavoratori e le lavoratrici non sono merce sottocosto".
Luca Ravaglia