Aumentano le persone senza fissa dimora

L’Unità di strada che si occupa dei clochard nel 2021 ha stabilito 282 contatti, per un terzo si tratta di nuovi soggetti

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Le persone senza fissa dimora sono ormai una presenza costante in molte città. Cesena non fa eccezione e nell’ultimo anno ha addirittura visto aumentare il numero dei clochard. Il polso della situazione l’Unità di Strada dell’Asp Cesena Valle Savio, che nel 2021 è entrata in contatto con 282 persone, il 29% di queste per la prima volta. "Fino a giugno 2021 – commenta l’assessora ai servizi per la persona e la famiglia Carmelina Labruzzo – le misure per contrastare la diffusione del coronavirus ci hanno impedito di accogliere i volontari che da anni sostengono questo progetto. Nonostante questo limite, l’attività non ha subito rallentamenti e nessuno è stato lasciato da solo. Le azioni di solidarietà sono state sostenute anche da cittadini che regolarmente donano materiale di prima necessità: indumenti, scarpe e coperte. Vestiti, prodotti per l’igiene e dispositivi di protezione individuale sono stati consegnati in grande quantità nel corso dell’anno. Chiaramente, con l’arrivo della stagione invernale e delle basse temperature le azioni sono state intensificate: freddo, alimentazione inadeguata, impossibilità di difendersi dal rischio di contagio mettono a dura prova la vita degli uomini e delle donne che vivono in strada. È proprio per questa ragione che l’Unità di Via delle Stelle ha rinforzato gli interventi con lo scopo di rispondere ai bisogni essenziali alla vita dei nostri senza fissa dimora".

"I dati relativi alle persone contattate – prosegue l’Assessora – mostrano un aumento dei senza dimora sul territorio di Cesena a partire dall’ultimo quadrimestre dell’anno. Rimane pressoché invariata rispetto agli anni precedenti la tendenza di una maggiore presenza di uomini rispetto alle donne. Inoltre, un terzo delle persone incontrate in strada non era mai stato intercettato prima d’ora dall’Unità di Strada".

Si è consolidata infine è la collaborazione con il Servizio di Accoglienza Notturna rendendosi disponibile a fornire indumenti puliti, vestiario e altri beni di prima necessità attivando per gli operatori una corsia preferenziale di richieste del materiale destinato ai loro ospiti. Un altro importante nodo che si è mantenuto è stato il contatto con la realtà degli Scout. Grazie alle raccolte promosse, sono stati distribuiti pacchi regalo e power bank per chi non ha la possibilità di ricaricare il cellulare.