
Allarme delle associazioni dei consumatori per il ’caro coppetta’ causato dalle materie prime
Se c’è una nota positiva, in questa ondata di caldo che grava da giorni sulle nostre teste, ha il gusto di fragola, fior di latte o cioccolato e ha il potere di dare sollievo, almeno per qualche minuto, ai nostri animi fiaccati dalle temperature elevate. Parliamo del gelato, simbolo intramontabile dell’estate italiana, capace di resistere alle diete e all’evolversi delle tendenze. Sebbene le associazioni dei consumatori abbiano già lanciato l’allarme sugli aumenti record dei prezzi di coni e vaschette - registrati specialmente nelle grandi città - i consumi di gelato, almeno per ora, non conoscono crisi. Lo confermano due gelatieri del territorio, entrambi lontani dalle zone di maggior affluenza turistica e, dunque, con un bacino d’utenza costituito per lo più da residenti e clienti affezionati: Claudia Ricci, titolare di Gelateria 110 a Macerone di Cesena, e Gianluca Casadei, titolare della storica pasticceria e gelateria Casadei a Gambettola.
"Quest’anno la stagione è partita subito col botto – esordisce Ricci - e già la primavera è stata più soddisfacente di altre annate. Il caldo torrido, ora, ha spostato i consumi soprattutto nella fascia serale: durante il giorno, la gente preferisce rimanere al chiuso con l’aria condizionata, mentre chi può se ne va al mare". Quanto ai gusti più gettonati, Ricci non ha dubbi: "in estate va per la maggiore la frutta, ma anche i fiori (sorride, ndr)". Già, perché la bella stagione è l’occasione per sperimentare abbinamenti insoliti, sempre nel segno della freschezza, come ‘Limone & lavanda’ o ‘Pesca & rosa’. Quanto al caro-gelato, la gelatiera obietta: "la mia attività non è al mare o in una zona di passaggio, i miei clienti sono soprattutto residenti che si fidano di me: non abbasserò la qualità degli ingredienti per risparmiare sui costi di produzione".
Come difendersi, dunque, dai rincari di ingredienti fondamentali come latte, uova, zucchero o cacao? "Ho rinunciato ai gusti che funzionavano meno – dice – e a quelli che generano più avanzi di produzione, come il pan di Spagna nel gusto ‘zuppa inglese’. Non ho voluto ritoccare i prezzi del cono piccolo, perché è quello che va per la maggiore tra i bambini e non intendo pesare sulle famiglie. Il gelato deve restare una coccola, un piccolo premio che tutti dovrebbero potersi concedere". "Quando le persone entrano in gelateria e mi chiedono lo yogurt, capisco che è arrivata l’estate". È lo yogurt, assieme agli ‘evergreen’ fragola e limone, il gusto estivo più amato dai clienti di Gianluca Casadei: anche la sua pasticceria, seppur situata in un’area periferica, ha visto un incremento di affluenza all’arrivo del caldo. "Se i tuoi clienti sono turisti di passaggio – ribadisce Casadei – puoi anche permetterti di puntare sulla quantità, a scapito della qualità; ma se i clienti sono quelli che comprano le tue torte o i panettoni, non puoi sbagliare un colpo". Così, mentre l’attenzione è già sui panettoni delle prossime feste ("stiamo raccogliendo gli ordini in questi giorni", dice), il timore è che le attuali tensioni internazionali contribuiscano a scatenare ulteriori aumenti, soprattutto sulle materie prime già nell’occhio del ciclone, come uova, cacao e uvetta.
"Il comparto delle gelaterie rappresenta una componente significativa dell’economia locale e della nostra identità gastronomica – conclude Angelo Malossi, presidente di Fipe Confcommercio Cesena - In un contesto di crescente attenzione da parte del consumatore verso la qualità e la provenienza degli ingredienti, è fondamentale valorizzare le materie prime utilizzate: latte fresco, frutta di stagione, panna di qualità. Tutti prodotti che il nostro territorio offre. Il successo delle nostre gelaterie, anche in momenti complessi, dimostra che l’eccellenza paga e che la fiducia del cliente si conquista, ogni giorno, a partire dalla scelta degli ingredienti".
Maddalena De Franchis