ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Aumento delle gang giovanili armate di coltelli: allarme in Nord Italia

Cresce il fenomeno delle gang giovanili armate di coltelli in Nord Italia, con un incremento delle lesioni tra i giovani.

Cresce il fenomeno delle gang giovanili armate di coltelli in Nord Italia, con un incremento delle lesioni tra i giovani.

Cresce il fenomeno delle gang giovanili armate di coltelli in Nord Italia, con un incremento delle lesioni tra i giovani.

È un fenomeno sempre più diffuso. Giovani che escono di casa e si aggirano per le strade muniti di coltelli. Un fenomeno che riguarda sia italiani che stranieri, giovani adolescenti e ragazzi appena maggiorenni. La gang tipo è composta da meno di 10 persone in prevalenza di genere maschile, di età tra i 15 e i 24 anni. Commette atti di bullismo, risse, percosse e lesioni, atti vandalici e disturbo della quiete pubblica. Sembra che l’uscire di casa con una lama in tasca, in certi contesti, sia una sorta di rito di passaggio all’età adulta. "Lo porto con me perché ce l’hanno tutti" sono i commenti dei ragazzini cresciuti troppo in fretta. Molti non danno giustificazioni, per alcuni è un discorso emulativo, è diventata per certi versi quasi una moda, per alcuni girare con un coltello è uno status symbol.

Le lame spuntano sempre e ovunque, anche in scontri di piccole bande. L’allarme riguarda soprattutto il Nord. A Milano si registra un incremento di lesioni provocate da under 18 pari al 48%. Stessa sorte tocca a Bologna che tocca un +44%. Firenze registra un +21%, mentre il picco si raggiunge a Genova con un +55%. Ma il problema riguarda anche i paesi esteri. In Gran Bretagna, dove il fenomeno è diffuso, stanno pensando di collocare dei ‘kit di primo soccorso’ per ferite da taglio nelle strade più a rischio. In Italia il report sulla criminalità minorile e gang giovanili del dipartimento pubblica sicurezza ha evidenziato un aumento del 2% delle lesioni dolose da under 17, la principale spia dell’uso dei coltelli. Basta un battibecco sui social o una lite al bar per tirare fuori i coltelli. Un male profondo dove i protagonisti sono i giovani, di ogni ceto sociale. Un tema che richiama la necessità di educare i ragazzi alla legalità attraverso un approccio mirato da parte delle forze di polizia e delle istituzioni che coinvolga le famiglie e il mondo scolastico.

Anche a Cesena le lame sono sempre più diffuse e sono sempre di più i giovani denunciati per porto d’arma abusivo perché trovati in possesso di un coltello. Ma non si tratta di coltellini: lame affilate di più di 10 centimetri si nascondono dentro le tasche di giubbotti e pantaloni. Qualcuno sostiene che lo fa per paura e per legittima difesa. Ma il problema è che, se ce l’hai in tasca, il coltello è più facile usarlo.

Casi limite sono accaduti poco tempo fa a Cesena. Uno risale alla notte di Halloween quando un 19enne ha cercato di entrare nella discoteca teatro Verdi con un machete di 60 centimetri. L’accesso gli è stato impedito dai buttafuori che lo hanno denunciato alle forze dell’ordine. Per tre anni il giovane non potrà entrare in locali pubblici di intrattenimento e in pubblici esercizi della provincia di Forlì-Cesena. Non solo, dalle 18 alle 7 di mattina non potrà sostare nelle vicinanze dei locali pubblici. E’ la decisione presa dal Questore Claudio Mastromattei che ha utilizzato il provvedimento del Daspo urbano. Ed è di pochi giorni fa la notizia di un uomo di mezza età denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere sorpreso in possesso, senza giustificato motivo in luogo pubblico, di un machete con lama di 42 cm e un coltello pieghevole con lama di 19 cm.