Avicunicolo, contratto siglato per seimila lavoratori

Per sostenere i lavoratori in un contesto di incertezza economica, Confcooperative Romagna e i sindacati Flai Cgil Forlì e Cesena, Fai Cisl Romagna e Uila Forlì-Cesena hanno siglato il rinnovo del contratto integrativo del settore avicunicolo cooperativo della provincia di Forlì-Cesena.

"Con l’inflazione al 10% e il potere d’acquisto ridotto è stato rivisto il contratto territoriale provinciale e riconosciuto il forte valore dei seimila lavoratori del settore. La cooperazione è in prima linea per sostenere i soci e i lavoratori", evidenzia Mirco Coriaci, segretario generale di Confcooperative Romagna.

Il rinnovo contrattuale comporta un aumento del valore economico del lavoro (indicatore di qualità) di 150 euro suddivisi sui quattro anni, a partire da dicembre. L’aumento, a discrezione del singolo lavoratore, può essere tramutato in welfare aziendale ricevendo una maggiorazione del 5%. In crescita anche gli indicatori di redditività e produttività: +5% nel 2022, + 6% nel 2023, +7% nel 2024 e +8% nel 2025.

"Siamo molto soddisfatti per l’aumento dell’indicatore della qualità del valore del lavoro che, a regime, toccherà quota 33% - sottolineano i sindacati–. Un aiuto concreto per i tanti lavoratori del comparto". Altri risultati ritenuti positivi dai sindacati sono il riconoscimento salariale dei tempi di vestizione e le maggiori tutele, gli impegni con Inail e Inps sul versante delal sicurezza del lavoro, l’apertura di un fondo sanitario integrativo anche ai lavoratori con poca anzianità di servizio in fascia occupazionale di 104 giornate lavorative".