Baby gang a Cesena: risse e violenza. "Non usciamo più di casa"

Gli abitanti denunciano una situazione di degrado, spaccio di droga nella zona tra la Facoltà di psicologia e viale Bovio: "Siamo impauriti e impotenti"

Le immagini di una rissa tra giovani ripresa dai residenti nella zona di viale Bovio

Le immagini di una rissa tra giovani ripresa dai residenti nella zona di viale Bovio

Cesena, 5 giugno 2021 - La zona in cui dominano incontrastati i giovani teppisti (video) extracomunitari (prevalentemente nordafricani, ma non mancano albanesi, romeni e africani) si sta allargando: dalla stazione ferroviaria si è estesa al piazzale dell’autostazione, al retro del complesso scolastico che dà su piazzale Karl Marx, e ora ha conquistato il parcheggio a pagamento di piazza Aldo Moro fino a viale Bovio e all’edificio dove hanno sede il Credito Cooperativo Romagnolo e il Partito Democratico, ma ci sono anche studi professionali e appartamenti residenziali.

Per la verità non è corretto parlare di extracomunitari poiché quasi tutti i protagonisti delle scorribande e delle risse sono di nazionalità italiana, immigrati di seconda generazione, e molti di loro sono ben conosciuti alle forze dell’ordine, qualcuno è anche sottoposto a misure di prevenzione come l’obbligo di firma o il divieto di frequentare alcune zone. Ma tutti conoscono perfettamente i loro diritti e sfidano apertamente i cittadini che li riprendono se li vedono orinare contro il muro chiamandoli razzisti, oppure le forze dell’ordine che gli ricordano di ‘rigare dritto’.

"Non ne possiamo più - si lamenta un condomino che preferisce mantenere l’anonimato -, ormai è diventato un problema mettere fuori dal portone il contenitore dell’immondizia e portare il cane a fare una passeggiata. Per non dire cosa potrebbe succedere al rientro da una cena al ristorante o a casa di amici. Io ormai non esco più".

I condomini hanno presentato un esposto alla procura della Repubblica di Forlì, redatto dall’avvocato Isabella Castagnoli, con documentazione fotografica e video di ciò che accade quasi ogni giorno, dal pomeriggio alla sera, in cui chiedono una maggior presenza delle forze dell’ordine. Per la verità le sedi dei carabinieri e della polizia municipale sono a pochi passi, ma spesso le pattuglie sono lontane. Quando arrivano, provocano un fuggi-fuggi generale in tutte le direzioni. Pare infatti che i punti di ritrovo per risse e atti vandalici vengano scelti proprio in funzione della facilità di fuga in caso di interventi delle forze dell’ordine.

L’ultimo episodio è di giovedì scorso: verso le 20 si sono materializzati sette-otto giovani che urlavano in una lingua non italiana e si sono affrontati lanciando bottiglie che avevano appena svuotate. Alla comparsa di una pattuglia sono spariti, ma sono tornati verso le 21.45; questa volta, oltre agli schiamazzi e alle reciproche aggressioni (qualcuno deve essere stato ferito poiché a terra sono rimaste diverse tracce di sangue) hanno rotto anche alcuni lampioni.

"Siamo impauriti e impotenti - dice un abitante del palazzo - contro questi giovani violenti, ubriachi e drogati, che a volte si presentano in gruppi di 20-30. Procura, Prefetto, Questore e Sindaco hanno il dovere di garantire la sicurezza dei cittadini. Altrimenti cosa paghiamo le tasse a fare?".