"Balneari, ok al rinvio ma la legge va rivista"

Il presidente Battistoni fiducioso dopo la proroga di un anno delle concessioni demaniali. "Adesso finalmente il Governo ci è più vicino"

"Balneari, ok al rinvio ma la legge va rivista"

"Balneari, ok al rinvio ma la legge va rivista"

di Giacomo Mascellani

I balneari titolari delle attuali concessioni demaniali potranno continuare a lavorare per altre due stagioni. Dopo il via libera del Senato, anche la Camera ha infatti approvato il decreto ’Milleproroghe’, convertendolo in legge, all’interno della quale c’è la proroga di un anno delle concessioni, il cui termine viene prolungato dal 31 dicembre di quest’anno al 31 dicembre 2024. Tutto questo significa che le concessioni sul demanio marittimo saranno messe ad evidenza pubblica solamente nell’anno 2025.

Nell’intera riviera questo passo è molto importante e nella sola provincia di Forlì-Cesena interessa ben 250 aziende, delle quali 160 sono stabilimenti balneari (127 a Cesenatico ed i restanti a Gatteo a Mare, San Mauro Mare e Savignano Mare), a cui si aggiungono ristoranti, cantieri navali, colonie marine, campeggi, locali, circoli velici e nautici. Simone Battistoni, presidente della Cooperativa stabilimenti balneari di Cesenatico e vicepresidente nazionale di Sib Confcommercio, segue molto da vicino la partita.

Battistoni, tirate un sospiro di sollievo.

"Diciamo che il cielo è più sereno, del resto il tema delle concessioni demaniali riguarda l’intero sistema turistico balneare e non soltanto la nostra categoria. Inoltre nessun comune d’Italia sarebbe stato pronto a produrre tutta la documentazione necessaria per mettere a bando le aziende presenti sul demanio".

A partire da ora, c’è tempo sino all’estate per scrivere i famosi decreti che applicheranno gli articoli contenuti nella legge delega.

"Sì, il Governo ha cinque mesi in più per decidere le regole da applicare all’evidenza pubblica. Entro fine luglio i decreti dovranno essere pronti e approvati, a meno che non si arrivi finalmente alla modifica della norma ed a quel punto non ve ne sarebbe nemmeno la necessità".

Per voi sarà dunque un’estate di passione?

"Doveva essere l’ultima e fortunatamente non lo sarà, perchè evidentemente il Governo crede in noi, ci dà fiducia, vogliamo pensare positivo e guardare avanti per il bene nostro e di un modello turistico che funziona".

I primi due emendamenti riguardavano la proroga per scrivere i decreti e la proroga di un anno delle concessioni, mentre il terzo riguarda la creazione di un tavolo permanente di confronto e studio sul tema delle concessioni demaniali e della direttiva Bolkestein.

"In questi cinque mesi per la stesura dei decreti, il Governo potrebbe utilizzare il tempo per riscrivere nuovamente i due articoli della Legge sulla concorrenza che riguardano i balneari. L’obiettivo comunque è rivedere la norma sui balneari, sia che si decida di preparare i decreti riferiti all’attuale legge, o di modificare alcuni articoli della legge stessa".

Rispetto al precedente Governo Draghi, con il Governo Meloni per voi sta andando decisamente meglio.

"Ribadisco, per noi, ma anche per l’intero sistema turistico balneare, che include albergatori, esercenti, commercianti e tutte le categorie che contribuiscono a formare la nostra offerta. Detta in poche parole, con Draghi si rischiava di svendere un patrimonio facendo entrate i grossi gruppi di capitale stranieri che pagano anche le tasse all’estero. Con l’attuale Governo c’è più attenzione alle imprese italiane che versano le tasse nel nostro Paese e percepiamo la volontà di tutelare il turismo balneare, considerandolo un risorsa".