Bancarotta Ac Cesena, processi intrecciati

Ieri c’è stato un altro rinvio del filone che riguarda la gestione e i pagamenti dei lavori compiuti in seguito al ‘nevone’ del 2012

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di Paolo Morelli

Si trascina stancamente verso la conclusione il processo per gli ammanchi che sarebbero stati causati alle casse dell’Associazione Calcio Cesena dalla gestione e contabilizzazione dei lavori per il ‘nevone’ del 2012. Dai fatti contestati sono già passati nove anni, e dalla denuncia presentata da Giorgio Lugaresi (dopo che aveva ripreso in mano la società) ne sono passati sette. Peraltro lo stesso Lugaresi, difeso dall’avvocato Giovanni Maio, figura fra gli imputati insieme all’allora presidente Igor Campedelli (difeso dall’avvocato Fabio Belloni di Milano), l’imprenditore turistico Potito Trovato di Gatteo (difeso dall’avvocato Antonio Baldacci), gli imprenditori edili Coclite Mastrorazio di Pescara, Ilir Aslani (difesi dall’avvocato Fabrizio Briganti) e Paulin Camai, i commercialisti cesenati Luca Leoni (difeso dall’avvocato Alessandro Sintucci) e Luca Mancini, allora vice presidente (difeso dall’avvocato Tommaso Guerini), e l’ex calciatore e poi dirigente dell’Ac Cesena Maurizio Marin (difeso dall’avvocato Luca Ferrini).

Il processo è iniziato il 1° dicembre 2020 e ieri mattina in tribunale a Forlì, davanti al collegio giudicante formato da Ilaria Rosati (presidente), Marco de Leva ed Elisabetta Giorgi (pubblico ministero Sara Posa) c’è stata la settima udienza nella quale avrebbe dovuto completare la sua testimonianza il luogotenente della Guardia di finanza Michele Roberto, che condusse le indagini relative all’esposto-querela di Giorgio Lugaresi, ma c’è stata solo una breve udienza tecnica per sfoltire la lista dei testimoni da sentire nella prossima udienza, fissata per l’11 ottobre prossimo.

Il nuovo rinvio servirà ai giudici per avere una migliore definizione dell’intera vicenda relativa alla gestione dell’Ac Cesena: questo processo, infatti, si interseca con quello relativo alla bancarotta della società calcistica in cui ci sono molti imputati comuni. Quest’ultimo filone giudiziario, però, è ancora nella fase delle indagini preliminari: venerdì prossimo ci sarà un’udienza davanti al gip Giorgio Di Giorgio nella quale è probabile che alcuni imputati escano dal processo dopo aver raggiunto con la procura della Repubblica un accordo di patteggiamento che preveda una pena detentiva (ma senza andare in carcere) e un risarcimento alla curatela fallimentare. E’ la strada tracciata dall’avvocato Giovanni Maio e seguita da Giorgio Lugaresi che è riuscito ad evitare il carcere nonostate fosse il personaggio cardine dell’inchiesta Fantacalcio sulla bancarotta dell’Ac Cesena che ha coinvolto anche il Chievo Verona.