Bancarotta caso chiuso: assoluzione confermata dalla Cassazione

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La Corte di Cassazione ha posto fine definitivamente alla vicenda della bancarotta di Sapro, la finanziaria pubblica creata nel 1995 dagli enti locali per favorire gli insediamenti produttivi, fallita nel 2010 su richiesta della Procura della Repubblica per avere ‘bruciato’ la stratosferica cifra di 110 milioni di euro. La Quinta sezione della Cassazione ha giudicato inammissibile il ricorso presentato dalla Procura generale presso la corte d’Appello e ha confermato l’assoluzione di tutti gli imputati decisa dalla corte di appello di Bologna nel 2020.

L’assoluzione con molte probabilità avrà effetti anche sulla causa civile, con l’azione di responsabilità promossa dal curatore del fallimento nei confronti dei vertici di Sapro. In primo grado erano stati condannati il presidente Vittorio Croci e gli ex consiglieri d’amministrazione a rifondere in solido somme, ma poi erano stati bloccati i sequestri in attesa di rivedere i conteggi.