Bcc, bilancio 2021 in positivo: 24 milioni di utile e maggiore solidità

Si è svolta ieri l’assemblea ordinaria della Bcc ravennate, imolese e forlivese per l’approvazione del bilancio 2021. Anche quest’anno l’assemblea si è tenuta con la modalità del rappresentante designato. I soci, quasi 4.600, hanno potuto delegare il notaio Massimo Gargiulo di Faenza ed esprimere le loro indicazioni di voto in merito ai punti all’ordine del giorno. E’ stato approvato il bilancio di esercizio 2021, che si è chiuso registrando un risultato positivo con un utile di 24 milioni di euro che rafforza il patrimonio della banca. "La solidità patrimoniale della Bcc – commenta il direttore generale Gianluca Ceroni – è la migliore garanzia per soci e clienti per il proseguimento dell’attività di raccolta del risparmio e di erogazione del credito. Continuiamo a svolgere un ruolo primario nel sostenere l’economia, favorendo imprese e famiglie". I fondi ammontano a 420 milioni di euro con coefficienti di solidità patrimoniale positivi. Il prodotto bancario lordo è di 9,5 miliardi, di cui oltre 3,2 miliardi rappresentati da impieghi alla clientela. L’utile è stato destinato in prevalenza al rafforzamento patrimoniale; al fondo beneficenza e mutualità sono stati destinati 1,2 milioni, aumentando così le risorse a disposizione di enti, associazioni ed istituzioni. È stata deliberata anche la distribuzione del dividendo ai soci nella misura dell’1,50%. L’Assemblea ha rinnovato il consiglio di amministrazione e il collegio sindacale per il triennio 2022- 2024. Sono stati nominati amministratori: Emanuela Bacchilega, Federica Bandini, Giuseppe Benini, Antonio Buzzi, Nicolina Anna Maria Cirelli, Giuliana Cortini, Carlo Dalmonte, Andrea Ferrini, Giuseppe Gambi, Gianni Lombardi, Paolo Mongardi, Riccardo Walter Morfino e Tiziano Samorè. Compongono il collegio il presidente Damiano Berti, Nicola Maria Baccarini e Alessandra Baroni. Il consiglio nella prima seduta ha nominato Giuseppe Gambi e Gianni Lombardi, rispettivamente, presidente e vice presidente della BCC. "Le operazioni di fusione del ’98, del 2002 e del 2017,– riferisce Gambi, – attuate da Secondo Ricci hanno consolidato il ruolo della banca: un impegno che ci consegna una Bcc solida e orientata allo sviluppo sostenibile del nostro territorio".