Bcc Romagnolo, il terremoto non finisce mai

Si è dimesso il consigliere anziano Romeo Dell’Amore, protagonista delle fusioni che hanno generato la banca attuale

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di Paolo Morelli

Non c’è pace al quarto piano della sede del Bcc Romagnolo, in viale Bovio, dove sotto gli uffici della direzione generale e della presidenza della banca ancora campeggia la ‘vecchia’ insegna Credito Cooperativo Romagnolo. Dopo il terremoto causato dalle dimissioni dell’intero collegio sindacale e di quattro membri del consiglio d’amministrazione che ha portato al rinnovo del consiglio d’amministrazione con la nomina del nuovo presidente Roberto Romagnolo, c’è un altro colpo di scena: la scorsa settimana si è dimesso Romeo Dell’Amore, esponente delle associazioni agricole.

Romeo Dell’Amore da oltre vent’anni è protagonista della vita della banca e delle fusioni che l’hanno generata: era presidente della Cassa Rurale e Artigiana di Ronta che si fuse con la Cassa Rurale e Artigiana di Cesena dando vita alla Banca di Cesena, che a sua volta sei anni fa si fuse dando vita al Credito Cooperativo Romagnolo. Inoltre è stato presidente della società di gestione del Foro annonario e della società Bdc Immobiliare che gestiva gli immobili di proprietà della banca.

Le dimissioni di Dell’Amore sarebbero state causate dall’esito dell’ispezione della capogruppo Iccrea Banca avviata in seguito alle anomalie segnalate dal Collegio dei sindaci che aveva dato le dimissioni avviando il ‘terremoto’. Sarebbero state rilevate, tra l’altro, forti anomalie nella gestione del programma CCR Premium che riconosce incentivi ai soci a seconda della loro operatività bancaria, Secondo voci che circolano all’interno della banca, sarebbe stato scoperto un accumulo molto elevato di punti, poi trasformati in buoni benzina, da parte di un socio che poi si è rivelato inesistente. A inospettire gli ispettori di Iccrea è stato il fatto che i soci solitamente riescono a percepire non oltre 50 euro in buoni benzina all’anno, mentre questo socio fittizio ne avrebbe accumulati 12.000.

Abbiamo cercato di sentire la voce dei protagonisti di questa vicenda: Introvabile Romeo Dell’Amore, non risponde al telefono né alle chiamate, né ai messaggi. Il presidente Roberto Romagnoli, invece, è più disponibile, ma glissa: "Ma no, ma no, Romeo Dell’Amore si è dimesso perché sempre più impegnato in famiglia con i nipoti. Immagino che la decisione gli sia costata molto, conoscendo il suo attaccamento alla banca".

Dall’organigramma della banca manca anche un sindaco supplente: si tratta di Silvia Cecchini che si sarebbe dimessa poco dopo l’elezione. Ufficialmente si tratterebbe di motivi di salute, ma pare che la vera motivazione sia la mancata nomina alla presidenza del Collegio dei sindaci di un professionista col quale ha un legame professionale.

Da segnalare, inifine, che lunedì scorso le filiali del Bcc Romagnolo di Ravenna e Cervia sono state cedute alla Bcc Credito cooperativo ravennate, forlivese e imolese. Un riassetto che potrebbe avere ulteriori sviluppi nel giro di qualche mese.