ANNAMARIA SENNI
Cronaca

Bike to work Al lavoro in bici per 50 euro

In sette mesi hanno partecipato 274 cesenati, 83.728 i chilometri percorsi e 20.015 i viaggi fatti. CO2 non emessa: 11mila e 700 chili

In sette mesi hanno partecipato 274 cesenati, 83.728 i chilometri percorsi e 20.015 i viaggi fatti. CO2 non emessa: 11mila e 700 chili

In sette mesi hanno partecipato 274 cesenati, 83.728 i chilometri percorsi e 20.015 i viaggi fatti. CO2 non emessa: 11mila e 700 chili

Bike to work: quali le regole del ‘gioco’? Venti centesimi per ogni chilometro pedalato; fino a un massimo di 50 euro mensili a persona. Ecco gli incentivi del progetto regionale ‘Bike to work’ che favorisce gli spostamenti casa-lavoro in bicicletta. Più nel dettaglio: il percorso deve essere di almeno 800 metri, da percorrere anche con una bicicletta a pedalata assistita, per un totale di almeno 30 chilometri in tre mesi. Possono partecipare dipendenti delle aziende, studi professionali, circoli didattici, e attività commerciali che abbiano presentato il piano spostamenti casa-lavoro. A Cesena il nuovo programma Bike to work è inserito nel più ampio progetto ‘Cambiamo marcia 2024-2026’. L’iniziativa, realizzata attraverso la piattaforma ’Wecity’ ha l’obiettivo di incoraggiare i tragitti lavoro-casa in bicicletta. La ‘mission’ sarà valida fino al 30 novembre 2026. "Con questa azione – commenta l’assessore alla mobilità Christian Castorri – l’amministrazione intende contribuire a un potenziamento della mobilità sostenibile in città. In sette mesi, da dicembre ad oggi sono state coinvolte 35 aziende o attività commerciali, cinque circoli didattici, sette scuole, il Comune di Cesena, le Asl e l’Università di Bologna".

"Le aziende sopra i 100 dipendenti – spiega l’assessore all’ambiente Andrea Bertani – hanno il ‘mobility manager’, una persona che si occupa di pianificare gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti. Le aziende più piccole vengono supportate dal Comune. I partecipanti in 7 mesi sono stati 274. Con l’app ‘wecity’ monitorano i loro spostamenti. Hanno percorso 83,728 chilometri, e in tutto 20.015 viaggi. In media gli spostamenti a persona sono stati 75, con una distanza media di 4 chilometri per viaggio". "Tra i vantaggi – continua Bertani – l’incentivo e un po’ di attività fisica quotidiana. È anche dimostrato che fare attività fisica porta vantaggi anche al sistema sanitario, perché le persone sono più in salute". Anche l’impatto ambientale è importante. In sette mesi si calcolano 11mila e 700 chili di anidride carbonica non emessa nell’ambiente.

La nota più dolente? I percorsi ciclabili: non sempre, a Cesena, sono sufficienti e idonei ad incentivare le persone ad andare in bici. Il tragitto casa-lavoro non è sempre percorribile in sicurezza, e in tal caso, anche se ci sono gli incentivi, le persone non prendono in considerazione la bicicletta. "È importante per far partire questi progetti – precisa l’assessore Bertani – avere una buona rete ciclabile. A Cesena la tradizione di muoversi in bici c’è sempre stata. Anche io, da casa mia, vado a lavorare in bicicletta in Comune. Non tutti i percorsi sono sempre agevoli, alcuni sono più complicati, altri interrotti in alcuni punti. Per questo stiamo aumentando i percorsi della ’Bicipolitana cittadina’, la rete ciclabile a cielo aperto che connette intere zone della città favorendo gli spostamenti veloci in bici e collegando i luoghi strategici". "L’implementazione della rete ciclabile cittadina – conclude Castorri – risponde a un’esigenza di messa in sicurezza degli utenti della strada e garantisce, a chi decide di spostarsi in bici, di poter contare su corsie preferenziali e dedicate". Ma l’abitudine a utilizzare queste infrastrutture ciclabili appartiene (ahinoi) ancora a pochi cittadini.