"Bloccate tra le proteste con poco cibo, aiutateci"

L’allarme di una ragazza di Cesenatico in viaggio in Perù con tre amiche su un bus fermato dai manifestanti dopo il tentato golpe dei giorni scorsi

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Da 48 ore sono bloccate in Perù in mezzo alle proteste della popolazione dopo il tentativo di golpe che ha portato all’arresto dell’ormai ex presidente Pedro Castillo. Giulia Opizzi, cuoca di Cesenatico di 21 anni, in viaggio in Sudamerica con tre amiche – le sorelle Federica e Lorella Zani di Cotignola la fiorentina Martina Meoni – ha affidato al suo profilo Instagram una richiesta di aiuto. "Noi stiamo bene, per ora – fanno sapere le ragazze, contattate dal Carlino attraverso il social network –, però abbiamo poco cibo e acqua, loro manifestano tutta la notte e tutto il giorno e sembra non si muovano proprio da qua. Siamo nel pullman ma è tutto bloccato, speriamo di riuscire a muoverci". Fino al primo pomeriggio di ieri nessuno dal ministero degli Esteri italiano aveva contattato le ragazze personalmente ma dal Comune di Cotignola da cui è partito l’allarme, di concerto con i genitori delle ragazze della Bassa Romagna, fanno sapere che "c’è un filo diretto tra l’Unità di crisi della Farnesina e le famiglie che stanno vivendo ore di grande apprensione". Almeno da quando, nella notte tra martedì e ieri, nei social delle ragazze sono comparsi video della protesta politica in corso nel distretto di Checacupe nella provincia di Chancis, in Perù, dove le quattro ragazze si trovano in vacanza da fine novembre. Federica, Lorenza, Giulia e Martina stavano cercando di raggiungere la Bolivia in pullman quando sono rimaste bloccate in una fila chilometrica a causa delle continue proteste dei manifestanti dopo il tentativo di golpe in Perù. Vedendo i video delle proteste una cara amica di Federica, che è assessore in Comune a Cotignola, ha deciso di contattare Giulia Opizzi attraverso Instagram e, raccolto il grido d’aiuto, si è mossa personalmente attivando l’ambasciata italiana in Perù che è in contatto con la polizia locale. E l’Unità di crisi della Farnesina, naturalmente, sta seguendo la situazione che è particolarmente delicata. Il sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli ha parlato con la mamma di Giulia: la famiglia è in contatto con il consolato e la Farnesina, "in attesa di capire come evolve la situazione. Le famiglie e le ragazze sono preoccupate ma serene".

Le ragazze erano partite lo scorso 26 novembre da Milano per una vacanza al termine della stagione estiva al mare nella nostra riviera. Proprio lì si erano conosciute e avevano deciso di partire insieme: "Volevamo goderci un po’ il caldo e soprattutto il Sud America, volendo girare Perù, Bolivia, Cile e Argentina" scrivono ancora su Instagram le amiche, bloccate in mezzo alla protesta. Durante i giorni di relax, però, le quattro amiche si sono trovate in mezzo alle manifestazioni in seguito al tentativo di golpe che ha portato all’arresto dell’ormai ex presidente Pedro Castillo. Manifestazioni che hanno anche filmato in minireportage tra foto e video.

A un certo punto, però, Federica, Lorenza, Giulia e Martina, si sono trovate, loro malgrado, protagoniste del caos e sono rimaste bloccate su un pullman sulla strada tra Perù e Bolivia, nel distretto di Checacupe, con cibo e acqua che stanno scarseggiando. L’Unità di crisi della Farnesina, in contatto coi sindaci dei comuni di residenza, è al lavoro per farle tornare a casa sane e salve al più presto. Ieri sera intato è intervenuta la polizia peruviana per sbloccare la situazione e consentire almeno il rientro dei turisti nella vicina città di Cuzco. Nel frattempo le ragazze sono state trasferite in un ostello.

Milena Montefiori