Bollette spropositate, l’agriturismo chiude

La Valle dei Conti di Montiano interrompe l’attività di alloggio e ristorazione: "Costi di luce e gas quadruplicati, non ce la facciamo"

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di Ermanno Pasolini

Questo il drastico post pubblicato sui social: "Comunichiamo a malincuore che dal 31 ottobre 2022, dopo il servizio delle colazioni, l’agriturismo chiuderà definitivamente tutti i servizi e non sarà più possibile nemmeno soggiornare in camere o piazzole camper. Al 31 dicembre 2022 l’agriturismo La Valle dei Conti avrà chiuso ufficialmente l’intera attività. Purtroppo le difficoltà in azienda sono aumentate drasticamente anche a causa del caro energia, a tal punto da dover prendere una decisione a cuor pesante. Ringraziamo tutte le persone che in questi anni ci hanno conosciuto, supportato e dato fiducia". La comunicazione, con qualche ulteriore precisazione, arriva da Silvano Drudi, 67 anni, rappresentante legale della società che gestisce l’agriturismo.

Quando è stato creato La Valle dei Conti?

"La Valle dei Conti, sita in via Montiano, in comune di Cesena, così chiamata in onore dei conti e marchesi che un tempo risiedevano in questa valle, appartiene alla famiglia Drudi dagli anni ’70. I fratelli Quinto e Berto Drudi la acquistarono per destinarla alla produzione di frutta e all’allevamento di bestiame".

L’agriturismo invece quando è nato?

"Nel 2004 la nostra famiglia trasformò l’antica casa colonica in agriturismo, e negli anni successivi furono rivisti gli spazi interni ed esterni per far vivere nuove esperienze senza perdere l’identità agricola originaria e le origini della famiglia Drudi. Fino a oggi l’agriturismo La Valle dei Conti è stato guidato dalla società agricola Drudi di Drudi Silvano, Elio e Alice S.S. , con dodici ettari di terreno coltivati a frutta e verdura".

La chiusura è definitiva?

"Il ristorante è stato chiuso il 30 settembre, le camere chiuderanno il 31 ottobre e il 31 dicembre cesserà l’attività. Spero che non si tratti di una soluzione definitiva. La nostra speranza è di riaprire in futuro, ma vogliano vedere come si evolverà tutta la situazione".

Il tutto dovuto alle bollette?

"Sicuramente luce e gas. Siamo passati con la bolletta della luce dai 2.400 euro di luglio 2021 e 3.500 euro di agosto ai 12.956 di luglio e 12.300 di agosto di quest’anno. Una storia di aumenti continui iniziati nel dicembre di anno scorso, ogni mese sempre di più. Se avessimo tenuto aperto il ristorante anche le bollette del gas sarebbero arrivate a un prezzo esagerato". Come hanno reagito i vostri clienti?

"Ci chiamano in continuazione da ogni parte d’Italia, sono dispiaciuti e ci dicono di non mollare e di non chiudere definitivamente. Ma noi non potevamo andare avanti così, perchè in pochi mesi saremmo arrivati al fallimento".

I prezzi?

"Sono rimasti uguali. Per pareggiare i conti avremmo dovuto aumentare i prezzi di cinque volte sia per le camere, sia per il ristorante". Avete avuto aumenti solo con le bollette? "No. Tutto è aumentato come minimo del 20%, generi alimentari e servizi".

Cosa farete ora?

"Continuiamo a lavorare la terra nella nostra azienda agricola che almeno ci dà da mangiare. Ma anche qui siamo in difficoltà perchè è aumentato tutto dal gasolio agli antiparassitari. Il prezzo dei pezzi di ricambio è aumentato di quattro volte. E poi non riusciamo a trovare persone disposte a lavorare in campagna, in questo periodo a raccogliere le mele, poi i cachi e i kiwi. Non sappiamo come fare anche nei nostri campi. E pensare che siamo stati noi adulti a creare questo ben di Dio. E ora cosa lasceremo ai nostri figli e ai nostri nipoti?"