di Annamaria Senni
"Il Bonci è uno di quei luoghi che ti fanno innamorare del teatro, e ho in progetto di valorizzarlo ancora di più". Incantato dalla bellezza del nostro teatro comunale, uno dei più apprezzati d’Italia, simbolo prestigioso da 175 anni della nostra città, Valter Malosti, appena nominato presidente di Emilia Romagna Teatro Fondazione, durante la presentazione avvenuta ieri della sua nuova carica, non nasconde le sue intenzioni di valorizzare tutti i luoghi di cultura, e tra questi, dice "anche il Bonci". "Il teatro Alessandro Bonci è un luogo meraviglioso – afferma Malosti in diretta streaming da Modena – e non sarà difficile portarlo al suo massimo splendore. Conosco bene quel luogo, anche se non ho visto gli ultimi lavori di ristrutturazione, e sono ansioso di ritornarci. Sarò a Cesena in teatro per lo spettacolo della compagnia Val D’Oca pronto al debutto il 14 maggio". Valter Malosti, conosciuto nel panorama teatrale italiano, con solida esperienza di regista, attore e produttore è stato nominato direttore di Ert Romagna il 29 aprile perché il suo profilo è stato ritenuto dai soci fondatori corrispondente alle esigenze della Fondazione e alle sue prospettive di sviluppo e innovazione.
E’ intervenuto anche l’assessore alla cultura Carlo Verona sottolineando come Cesena riparta con la cultura in presenza, con la riapertura del teatro cittadino Alessandro Bonci che si presenta con una veste rinnovata dopo i lavori di manutenzione. "Cesena in questo momento festeggia tre eventi – ha detto Verona – la riapertura dei luoghi di cultura, la nomina del nuovo direttore di Ert Romagna, e infine, l’apertura del nostro teatro Bonci dopo le opere di manutenzione di questi mesi". "Avrò molto piacere – continua Verona – di accompagnare e accogliere il nuovo direttore nel nostro teatro, per poter iniziare a ragionare insieme su quelli che sono i progetti futuri". E i progetti su cui punta Valter Malosti, che il 20 maggio inizierà in via ufficiale a ricoprire il ruolo di direttore di Ert Romagna, sono ambiziosi. "Il teatro deve tornare alla vita, deve tornare ad avere una funzione sociale il più possibile allargata all’interno delle città e dei territori – spiega Malosti – . Dobbiamo mischiarci di più, occuparci dell’istruzione, raccontare il nostro lavoro nelle scuole. Oggi il teatro è considerato un oggetto superfluo, quasi che il nostro lavoro sia un hobby per perditempo. Ora più che mai, dobbiamo portare il teatro a tutti, allargare il pubblico, anche utilizzando i sistemi informatici. Vorrei dare un aiuto concreto alle compagnie teatrali, andare a caccia di nuovi talenti, allargare gli orizzonti, cercando collaborazioni in tutta Europa e andando a cercare anche partner internazionali".