Cesena, Borgo Paglia e la rotonda attesa da dieci anni

I lavori sarebbero dovuti partire quest'anno e invece niente. I residenti: "Ma è un'opera urgente"

Residenti

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Cesena, 17 settembre 2019 - “Tempi certi per la nuova rotonda di Borgo Paglia , attesa da un decennio”. Li chiedono i residenti, esasperati dalla pericolosità dello svincolo dell’E45 (Cesena sud), dalla mancanza di parcheggi e dalla viabilità insicura in tutto quel pezzo di città. L’opera, dal costo di un milione di euro, porterà con sé non solo la rotatoria ma anche ventiquattro nuovi posteggi e prevede inoltre il proseguimento della pista ciclabile sulla via Romea.

Nel presentare il Piano triennale dei lavori pubblici, la giunta Lucchi aveva annunciato come una novità l’anticipazione al 2019 della realizzazione della rotonda, ma a ormai tre mesi dalla fine dell’anno, l’avvio del cantiere è ancora soltanto un proclama caduto nel vuoto .

“È da dieci anni che chiediamo quest’opera – accusa Giordano Solfrini , tra i promotori dell’iniziativa – e per sollecitarla tre anni fa abbiamo raccolto 200 firme circa”. Un’opera che, spiega, ha più di un’utilità, perché “oltre a rendere sicuro quest’incrocio, dove almeno una o due volte al mese si verificano incidenti, la rotonda aiuterebbe a risolvere diversi problemi della circolazione. Uno su tutti: chi viene da Cesena spesso è impossibilitato a svoltare a sinistra e deve proseguire fino alla rotonda prima di San Vittore per poter cambiare senso di marcia”. A farli eco è Antonio Rossi che, insieme alla moglie Antonova Svetlana , gestisce l’Iso Bar, posto proprio di fronte allo svincolo. “C’è anche da considerare la carenza di parcheggi a servizio dei residenti e delle attività commerciali della zona che sono molto frequentate – ricorda infatti la barista –. Per risolvere in parte la situazione è stato messo a disposizione il piazzale, di proprietà privata, dietro al nostro locale”.

La ventina di posti auto in più, fanno notare, darebbe dunque un po’ di respiro. “La rotonda, inoltre, limiterebbe la velocità dei veicoli , un problema che d’estate con le finestre aperte crea non pochi disagi a chi abita lungo la strada. Per non parlare infine dei rischi che corrono i ciclisti che transitano da queste parti. Prima o poi ci scappa il morto”. Qual è dunque lo stato dell’arte ? “Il progetto definitivo è in deposito per la visione agli espropriati e ai cittadini interessati e il 16 settembre scade il termine per la presentazione di eventuali osservazioni, successivamente si procederà all’approvazione di quello esecutivo – rispondono i tecnici comunali –. Il progetto è praticamente pronto da tempo, ma essendoci una procedura espropriativa da portare avanti, fino all’approvazione della variazione di bilancio non abbiamo potuto attivarla, e sta per essere conclusa in questi giorni”. Secondo il cronoprogramma, se tutto andrà secondo i piani, il cantiere dovrebbe partire non prima della seconda metà del 2020 . “La gara dovrebbe essere avviata, tramite la stazione unica appaltante, entro la fine di quest’anno e occorreranno poi almeno sei mesi per arrivare al contratto, e solo in seguito si potrà dare inizio ai lavori”, affermano i tecnici.