REDAZIONE CESENA

Bottiglie di birra e mozziconi, la solita estate del Cubo

Parlano le immagini. Quelle che raccontano di una distesa di bottiglie di birra, di fazzoletti sporchi e di mozziconi di...

La distesa di bottiglie di birra e sporcizia sui gradini della scala che conduce al parcheggio del Cubo

La distesa di bottiglie di birra e sporcizia sui gradini della scala che conduce al parcheggio del Cubo

Parlano le immagini. Quelle che raccontano di una distesa di bottiglie di birra, di fazzoletti sporchi e di mozziconi di qualsiasi cosa disseminati sui gradini della scala che conduce al parcheggio del Cubo, a loro volta macchiati da cenere e grandi tracce di urina. Si aggiunge l’odore, nauseante, che pervade l’aria. Le immagini dicono che il problema legato alla sicurezza e alle cattive frequentazioni delle pertinenze del plesso scolastico che ospita il liceo classico e il linguistico, è tutt’altro che risolto. Nonostante il fatto che a pochi metri di distanza le ruspe siano al lavoro per riqualificare l’area attraverso un progetto milionario che dovrà cambiare interamente volto alla zona. Ciò che i residenti chiedono è però che a due passi dalla stazione ferroviaria, a cambiare siano prima di tutto le frequentazioni. Il punto resta lo stesso: il giardino, la bella pavimentazione e le nuove attività che l’amministrazione comunale tenterà di incentivare, basteranno a cambiare il quadro? Al di là di qualsiasi valutazione politica, l’auspicio è che possa davvero essere così. Ma al di là di qualsiasi polemica politica, a oggi i dubbi restano. E sono legittimi. Il tutto mentre Comune e Provincia stanno lavorando per trovare soluzioni specifiche anche in relazione al Cubo. Le saracinesche sono state collocate, ma sono poi state prese di mira dagli avventori notturni, che le hanno scassinate a ripetizione. Le prime volte i tecnici le hanno riparate, ora il nervo scoperto resta e la voce si è diffusa. Così servono altre contromisure. Si è parlato di recintare l’intero plesso, rendendolo inaccessibile ai non autorizzati. Può essere una soluzione, che però deve essere percorsa in fretta, per fare davvero tutto il possibile affinché la nuova ‘area giardino’ cambi davvero – e in profondità - il volto della zona.

Luca Ravaglia