Boxe clandestina a Cesena, i residenti: "Da anni chiediamo le telecamere"

Gli abitanti di via Fattiboni esasperati: "Abbiamo segnalato tante volte la situazione di degrado e vandalismo"

Un’immagine dei combattimenti clandestini tra ragazzi in via Fattiboni

Un’immagine dei combattimenti clandestini tra ragazzi in via Fattiboni

Cesena, 16 maggio 2023 – "Che non si venga a dire che non si sapeva nulla. Sono anni che dalle zone di via Fattiboni e della attigua via Malatesta Novello inviamo segnalazioni al Comune e alla polizia locale lamentando ogni tipo di degrado e vandalismo: dalle urla notturne ai danneggiamenti. Abbiamo chiesto tantissime volte interventi, vigilanza costante e, a maggior ragione, delle telecamere che possano monitorare l’area. Telecamere che avrebbero potuto anche fare luce sui fatti di cronaca di questi giorni. Ma che invece purtroppo non ci sono".

Un’immagine dei combattimenti clandestini tra ragazzi in via Fattiboni
Un’immagine dei combattimenti clandestini tra ragazzi in via Fattiboni

Le parole sono di alcuni residenti che vivono nell’area nella quale si sarebbero svolti gli incontri clandestini di boxe, o comunque almeno uno di questi, documentato in maniera inequivocabile dalle immagini di un video emerso nelle ultime ore in seguito all’interessamento del consigliere della Lega Fabio Biguzzi il quale, dopo aver rivolto un’interrogazione al consiglio comunale, ha continuato ad approfondire la questione. Le persone coinvolte sono giovani e giovanissimi, che in jeans e maglietta si colpiscono come in un incontro di pugilato: "A detta di chi conosce bene questo settore - è stata la riflessione di Biguzzi in relazione al filmato - i ‘guantoni’ utilizzati non sarebbero da boxe, ma probabilmente ‘guanti da sacco’. E per di più la pelle, non trovando vaselina sul viso, fa ancora più attrito: è quasi peggio che a mani nude".

A testimonianza del pericolo che si corre nel dedicarsi a questo tipo di attività, per di più in assenza di staff qualificati e di personale sanitario. I fatti documentati risalirebbero a circa un mese fa, tanto che gli abitanti della zona recentemente hanno notato una modifica dei comportamenti degli avventori notturni. "Pare che le comitive – racconta chi chiede di mantenere l’anonimato – si siano spostate da via Fattiboni alle zone a ridosso della Rocca Malatestiana, sia nascondendosi all’interno del parco della Rimembranza, nel quale peraltro i danneggiamenti e gli atti vandalici sono sotto gli occhi di tutti e continuano a restare impuniti, sia più in alto, in cima a via Malatesta Novello". Qui in effetti c’è un’altra area verde di rilevante valore archeologico, perché ospita i resti della ‘vecchia rocca’. "Ci sono delle reti di protezione danneggiate – proseguono i residenti - che sono indice del fatto che probabilmente qualcuno si intrufola da quelle parti. Una volta, più a ridosso del Parco della Rimembranza, avevamo anche avvistato una scala, magari utilizzata per semplificare le procedure di superamento delle recinzioni".

Le parole di chi vive in zona si accavallano: "Preferisco non rendere noto il mio nome, ma se qualcuno obietta le parole, a testimonianza di quello che dico ci sono le tante telefonate che il centralino della polizia locale ha ricevuto nel corso degli anni. Dalle nostre parti il problema dell’ordine pubblico è una costante ed è sempre meno sopportato dai residenti. Molti di noi restano chiusi in casa, temendo anche ritorsioni personali, cosa che peraltro si è già verificata quando qualche tempo fa ci siamo trovati le auto in sosta in strada segnate da atti vandalici, ma c’è anche chi, sempre più esasperato, pensa di scendere in strada e affrontare da solo questi gruppi. Non è giusto ed è pericoloso. Per questo continuiamo a chiedere aiuto all’amministrazione comunale. Non per alimentare polemiche, ma per chiedere ciò di cui abbiamo diritto: la serenità tra le nostre mura domestiche".