Camorra, a Cesenatico sequestrati immobili a un broker della droga

Alberto Bova, affiliato al clan Falanga, è residente a Cesenatico dove é ai domiciliari per reati in materia di sostanze stupefacenti

I carabinieri (foto d'archivio)

I carabinieri (foto d'archivio)

Cesenatico, 4 gennaio 2018 - Tra Napoletano, il Chietino e la provincia di Cesena i carabinieri di Torre Annunziata hanno sequestrato beni per 4 milioni di euro a un broker della droga legato alla camorra.

A Villaricca, San Vito Chietino e Cesenatico eseguito un decreto di sequestro preventivo per la confisca di immobili emesso dal tribunale di Napoli-Sezione misure di prevenzione dopo una indagine patrimoniale che ha consentito di mettere i sigilli a immobili di Alberto Bova, 44enne di Napoli residente a Cesenatico dove é ai domiciliari per reati in materia di droga.

Bova é affiliato al gruppo che fa capo a Maurizio Garofalo, elemento apicale del clan Falanga attivo a Torre del Greco; il gruppo, grazie all’alleanza con il più noto e pericoloso clan degli Ascione-Papale, egemone nel territorio di Ercolano, rifornisce di stupefacenti il territorio vesuviano.

L’indagine nel corso della quale é emersa la figura di Alberto Bova nasce dall’arresto, il 14 maggio 2014, di Maurizio Garofalo, cui gli inquirenti sono arrivati grazie alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, cassiere del gruppo.

Alberto Bova é colui che ha il compito di approvvigionare di rilevanti quantitativi di droga il gruppo, circostanza riscontrata da un’indagine dei carabinieri della Compagnia di Torre del Greco cha ha portato all’esecuzione di 23 ordinanze di custodia cautelare il 10 ottobre 2016 tra Torre del Greco, Napoli e Villaricca. Sotto sequestro 4 immobili e 14 terreni.