Cesena, via Garampa piena di buche. Residenti infuriati

Si riaccende la protesta. Sauro Rossi chiede di ripristinare l'asfalto

Sauro Rossi

Sauro Rossi

Cesena, 7 marzo 2019 - Quando Sauro Federico Rossi mette un piede dentro una delle tantissime buche disseminate lungo la via Garampa, viene inghiottita tutta la scarpa. Troppo grandi, troppo profonde, troppo numerose. Troppo di tutto perché la sicurezza possa essere garantita ai tanti utenti che ogni giorno percorrono una delle strade più frequentate del territorio collinare sopra Cesena.

Rossi, il punto in questione è appena un paio di chilometri fuori dal centro, in direzione di Diolaguardia e Acquarola: frazioni ben note ai tanti cesenati che in auto, moto, bici o anche a piedi vanno in cerca di relax.

“Una strada molto trafficata diventata ormai seriamente pericolosa da percorrere. E non è accettabile che le istituzioni continuino a lavarsi le mani. Non stiamo parlando di cunette, ma di buche profonde come crateri e larghe metà della carreggiata, che creano disagi e pericoli a tutti. La sicurezza è diventata un optional, perché per evitare di distruggere le gomme o le sospensioni, perdendo il controllo del proprio veicolo, si finisce per spostarsi completamente contromano”.

Basta poco per rendersene conto, immergendosi in una interminabile serie di avvallamenti scavati nell’asfalto, particolarmente insidiosi per i veicoli a due ruote.

“Abbiamo segnalato il problema tante volte, a partire dallo scorso settembre e in tutta risposta abbiamo assistito a un solo tipo di intervento, effettuato peraltro a dicembre, periodo certamente non ideale”.

Lei critica anche il metodo usato: prima sono state eliminate le cunette forse causate dalla presenza di radici sotto all’asfalto, poi le cavità appena formate sono state rappezzate alla bene e meglio tanto che dopo pochissimo tempo il lavoro è stato vanificato.

“In pratica le buche erano state ricoperte di terra. Che senso ha? E perché nessuno si decide una buona volta a prendersi carico del problema? Il rimpallo di competenze, oltre che di cattivo gusto in ambiti come questo, è inaccettabile”.

Si era formato anche un comitato, che aveva raccolto firme e aveva riscosso anche l’attenzione di palazzo Albornoz, ma ora, a mesi di distanza, la situazione pare essere addirittura peggiorata.

“L’asfalto deve essere rifatto, non con due badilate buttate qua e là, ma in modo che l’intervento sia definitivo e che la sicurezza degli utenti della strada torni ad essere garantita come è giusto che sia. Non stiamo parlando di una via isolata, ma di un tratto molto frequentato non solo dai tanti residenti della zona. Ogni giorno rincasare è un’impresa. Non può essere questa la normalità”.