
Una cameriera in un bar ristorante sulla spiaggia di Cesenatico: la carenza di lavoratori stagionali continua ad essere uno dei principali problemi dell’estate per il settore turistico anche se il punto critico degli scorsi anni è stato superato
Cesena, 16 giugno 2025 – La carenza di lavoratori stagionali continua ad essere uno dei principali problemi dell’estate anche nel 2025, tuttavia la sensazione è che il punto critico delle estati scorse sia stato superato. Certo, ci sono ancora parecchi albergatori, operatori balneari e titolari di bar e ristoranti, i quali si trovano in difficoltà e tuttora non sanno come fare a poter garantire il servizio, ma complessivamente la garanzia del giorno libero e la tendenza a trattamenti migliori da parte dei datori di lavoro, sembra aver fatto bene al comparto turistico. Alfonso Maini, presidente di Adac Federalberghi, affronta la questione in maniera diretta: "Quest’anno ci sono meno problematiche, anche se viene sempre meno la disponibilità di personale qualificato, perchè la stagione in riviera è troppo corta, appena tre mesi, mentre in altre destinazioni riescono a lavorare cinque mesi, come ad esempio Jesolo e al Lago di Garda, per non parlare della montagna dove in alcune località lavorano tutto l’anno. Non siamo competitivi e per questo bisogna avere una stagione più lunga, per lavorare di più noi imprenditori e garantire più buste paga ai lavoratori. Come Adac abbiamo fatto un grande lavoro con gli studenti in stage, che ha consentito a molti colleghi di avere disponibilità di risorse umane. Rimane il problema dell’apprendistato, perché occorre rivedere le normative, per andare incontro alle problematiche del lavoro".
Simone Battistoni, presidente della Cooperativa stabilimenti balneari di Cesenatico, è su questa linea: "La questione della reperibilità di lavoratori stagionali quest’anno è un po’ meno forte, ma gli specializzati non si trovano. Abbiamo molte disponibilità di giovani di 18-20 anni, con il problema della professionalità e della preparazione che resta. Noi balneari comunque siamo sempre disponibili a formare i giovani da far lavorare in spiaggia e nei punti di ristoro; ci sono anche molti minorenni disponibili, tuttavia le regole, giustamente, li tutelano e in molti casi rendono più complicate le assunzioni per chi ha bisogno di forza lavoro".
Lorena Della Motta, presidente di Confesercenti Cesenatico, vede su questo versante un’estate più serena: "La situazione è migliorata rispetto agli ultimi anni e ritengo negativo il comportamento da parte di alcuni sindacati che continuare a segnalare situazioni che sono casi isolati e non generalizzati. Oggi tutti mettono in regola i dipendenti, osservano le regole e il giorno libero viene riconosciuto in tutte le aziende. Certo, ci sono alcune mele marce, ma sono veramente sempre meno e sempre più casi isolati. La formazione professionale è importante, ma deve essere a carico di tutti ea non soltanto di noi imprenditori". Anche Giancarlo Andrini, presidente di Confcommercio Cesenatico, non ravvisa le criticità delle estati scorse: "L’inizio dell’estate è stato sicuramente meno critico di quelle passate; quest’anno il problema è più contenuto e c’è più gente che cerca lavoro, tuttavia il problema rimane e ci sono bar e ristoranti che faticano a trovare manodopera specializzata. I tempi stanno cambiando, i diritti dei lavoratori sono giustamente una realtà e c’è la tendenza da parte dei datori di lavoro a dare una maggiore elasticità negli orari".
Massimo Bondi, presidente del Gatteo Mare Summer Village, vede anch’egli una svolta: "La situazione è lievemente migliorata ed il problema non è completamente risolto. I cambiamenti sono dovuti al fatto che molti imprenditori accettano di assumere personale part time, danno compensi migliori e più tempo libero; ma ci sono ancora colleghi che stanno cercando manodopera, soprattutto in spiaggia, e amici albergatori che cercano dei camerieri".
Giacomo Mascellani