Calzature, l’export perde colpi

Dopo un promettente inizio d’anno, la crisi internazionale ha frenato la ripresa del distretto del Rubicone

Migration

di Maddalena De Franchis

"Per creare la scarpa perfetta sono necessari 120 passaggi e oltre 14 ore di lavoro": è ciò che si legge aprendo il sito web ufficiale di uno dei marchi più iconici del distretto di San Mauro Pascoli, quel Sergio Rossi che, a 71 anni dalla fondazione, resta un simbolo imperituro di eleganza italiana, buon gusto e ‘saper fare’. Proprio per mettere ancor più in risalto il valore delle calzature forgiate dagli artigiani sammauresi, il brand ha inaugurato, qualche giorno fa, un negozio monomarca nel cuore del quadrilatero della moda milanese, in via Spiga 26. Uno spazio spiccatamente contemporaneo, quello progettato dalla designer Cristina Celestino, in cui arte e architettura incontrano la moda per offrire un’esperienza d’acquisto inedita.

La sfida lanciata da Sergio Rossi arriva in un momento di incertezza per il distretto calzaturiero di San Mauro Pascoli: stando all’ultimo monitoraggio delle esportazioni dei distretti industriali emiliano-romagnoli, realizzato da Intesa San Paolo e riferito al primo trimestre del 2022, il distretto mostra un lieve calo (-0,9%) rispetto allo stesso periodo del 2021. Nonostante la rilevante crescita sui mercati di Usa e Regno Unito, pesano le perdite subite nell’export verso la Russia, che finora ammontano a -33% rispetto a un anno fa. La crisi internazionale sta incidendo pesantemente sulle performance del distretto del Rubicone.

Nonostante questo scenario, ci sono segnali positivi come quello di Sergio Rossi. La boutique ha milanese infatti le sembianze di una vera e propria ‘scatola magica’, realizzata appositamente per ospitare gli oggetti in mostra. Si sviluppa su oltre 150 metri quadrati, suddivisi in due piani. Le calzature si presentano all’interno di strutture espositive di vetro e specchio, con profili in metallo nero, come se fossero gioielli preziosi. Secondo Riccardo Sciutto (nella foto), amministratore delegato di Sergio Rossi e attuale presidente del Cercal di San Mauro, il nuovo negozio "esalterà sì la femminilità del brand, ma ne amplierà anche la visione, l’anima profondamente innovativa. Per noi quest’apertura rappresenta un tassello della storia gloriosa di un marchio che, come parte del gruppo internazionale Lanvin, sta consolidando importanti risultati di crescita in tutto il mondo".

Sergio Rossi prevede infatti ulteriori investimenti, nei prossimi due anni, per rafforzare la propria rete di vendita internazionale. Per raggiungere l’obiettivo, l’azienda ha potenziato la decennale collaborazione con Dedagroup Stealth, colosso trentino delle tecnologie informatiche che, grazie a una piattaforma software proprietaria, accompagna il percorso di crescita di celebri marchi dell’alta moda. Attualmente, Sergio Rossi possiede una rete di 50 negozi fisici (di cui 25 in Giappone e i restanti in Cina, Hong Kong ed Europa) e un canale e-commerce. Da inizio anno l’azienda calzaturiera ha inaugurato 6 boutique in Cina, Paese in cui ha in programma altre 15 aperture in 2 anni. Nuovi negozi prenderanno vita anche in Giappone e Hong Kong.