"Canto bar di periferia e amici immaginari"

Il cantautore Sandri stasera al concorso Musicultura "Ispirazioni? Dalla, Battisti e il ritmo della musica latina"

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di Filippo Aletti

Sperimentazione, urgenza emotiva e recupero di sonorità del passato. Sono questi gli elementi alla base della musica di Michele Alessandri, in arte Sandri, cantautore cesenate che stasera parteciperà al prestigioso concorso ‘Musicultura’. L’evento, organizzato al teatro Rossi di Macerata, si propone di premiare ed esaltare i nuovi talenti della musica cantautorale italiana. La serata sarà visibile in diretta sui canali social di Musicultura dalle 21.

Sandri, è emozionato per il concorso?

"Certamente, sono molto felice di essere stato preso anche perché è la prima volta che partecipo ad una gara del genere. Esibirsi in un contesto così prestigioso sarà una bella sfida per me".

Quali brani porterà in gara?

"Il primo è ‘Bar legni’, un pezzo che è già disponibile sui canali di streaming. Il secondo invece è un inedito intitolato ‘Opet’. Sono due brani a cui sono molto affezionato perciò sono contento che la giuria abbia scelto proprio questi".

Di cosa parlano?

"Sono entrambi degli omaggi alla mia storia personale e alla mia terra. ‘Bar legni’ racconta del bar che frequentavo a Gattolino, la zona di periferia in cui ho abitato per diversi anni. ‘Opet’ invece è il nome dell’amico immaginario che avevo da piccolo".

Musicalmente invece come sono?

"Sono due pezzi molto diversi. ‘Bar legni’ è più classico, vicino a cantautori come Dalla o il Lucio Battisti degli anni ’80, da cui prendo molti spunti. L’altro brano invece è più ritmato, con diversi elementi sonori particolari della musica latina come le congas. Ovviamente per portarlo dal vivo l’abbiamo riarrangiato, ma ha mantenuto la sua energia".

Con chi si esibirà sul palco?

"Per la prima volta da quando sono solista, suonerò sul palco con una band. Al mio fianco ci saranno il chitarrista e produttore Andrea Cola, Jacopo Casadei al basso e il batterista Simone Bartoletti Stella, un giovane talento della scena. Sono molto curioso di vedere come andrà l’esibizione, mi mancava suonare in gruppo".

Cosa faceva prima di lanciarsi in un’avventura da solista?

"Ero il bassista dei ‘So long’, formazione di rock alternativa che negli anni si è tolta diverse soddisfazioni in regione e non solo".

La sua vena cantautore dunque da dove arriva?

"Da qualche anno ho auto il bisogno di esprimere me stesso attraverso la lingua italiana, utilizzando sonorità differenti. Da qui è nato un percorso che non aspettavo, grazie soprattutto al lavoro con Andrea Cola. Piano piano stiamo costruendo qualcosa di bello".

Quali sono le sue ambizioni per i prossimi mesi?

"Ciò che mi interessa di più è tornare a suonare dal vivo con regolarità. Spero davvero che la prossima sia un estate piena di musica e serenità".