
Svelato alla Biblioteca Malatestiana lo slogan della candidatura di Forlì e Cesena. I due sindaci vogliono coinvolgere tutto il territorio. Quattro incontri con i cittadini, a settembre sarà presentato il dossier.
Più degli step con cui procede il viaggio avviato a marzo della candidatura comune di Forlì e Cesena a capitale della cultura 2028, più ancora del teatrale svelamento del logo avvenuto ieri mattina nell’aula magna della Biblioteca Malatestiana, si è fatto largo alla conferenza sul punto della situazione il dato politico che sottende al viaggio.
E precisamente che la cosa più importante è partecipare insieme, decoubertinianamente, e se anche il successo non arriderà agli alleati competitori, di guadagnato ci sarà il percorso unitario di messa a punto delle politiche culturali tra Forlì e Cesena, viatico per il futuro, almeno si spera. Come ha rimarcato l’assessora regionale alla cultura Gessica Allegni. "Sarà un percorso significativo che in ogni caso consentirà a Forlì e Cesena e al territorio di rilanciare la propria politica culturale, conferendole una prospettiva di lungo termine. Ma naturalmente lavoriamo per raggiungere l’obiettivo più ambizioso". Non si corre certo per perdere, ma il successo non è tutto. Dal canto suo il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini si è compiaciuto del fatto che "abbiamo parlato tra noi, Forlì e Cesena, più in questi due mesi che negli ultimi vent’anni".
Erano presenti anche il sindaco Enzo Lattuca a fare gli onori di casa, il presidente del comitato scientifico Gianfranco Brunelli e la coordinatrice di candidatura Francesca Bertoglio, con solida esperienza nel settore, avendo presentato nel 2021, l’anno dopo il Covid, la candidatura di Brescia e Bergamo.
Il presidente del comitato scientifico, il forlivese Gianfranco Brunelli, ha affermato che "la candidatura della città di Forlì condivisa con la città di Cesena a capitale della cultura per il 2028 è una candidatura solidale. Condivisione e solidarietà con l’insieme del territorio provinciale e oltre, ed è doveroso il coinvolgimento della vicina Faenza". Riferendosi a Forlì e Cesena ha aggiunto che "si tratta di municipalità storicamente spesso divise e in contrapposizione fra loro che oggi cercano strade comuni e trovano in questa occasione il tempo di una sfida emulativa. Condividere significa iniziare a percorrere un cammino comune per giungere a una stessa meta".
Brunelli ha inoltre elencato i nomi dei membri, finora scelti, del comitato scientifico, "tutti di altissimo profilo". Ne mancano ancora tre, da scegliere. Ci sono le cesenati Mariangela Gualtieri, poetessa, e Chiara Santini, ricercatrice confermata all’École Nationale Supérieure de Paysage di Versailles. E inoltre Cristina Acidini, Roberto Balzani; Alberto Casadei, Mauro Felicori, Carla Icardi, Daniele Menozzi, Massimo Pulini, Enrico Sangiorgi, Paolo Tortora, Jean-Michel Wilmotte.
L’assessora Allegni ha tenuto a ribadire l’ampio sostegno della Regione Emilia Romagna al percorso di candidatura, l’unico in Emilia Romagna. "Intendiamo partecipare attivamente a un percorso che dovrà coinvolgere l’intera comunità e le numerose e straordinarie realtà culturali".
Luglio sarà il mese della condivisione del progetto con le due città. "Le giornate del 10 e 11, 16 e 17 luglio – ha spiegato la coordinatrice di candidatura Bertoglio, ingegnere gestionale e manager culturale – si terranno quattro tavoli di confronto, due a Cesena e due a Forlì, dalle 17.30 alle 20 a cui i cittadini possono partecipare, anche a tutti se ritengono, iscrivendosi online". Entro settembre andrà presentato il dossier con il progetto di candidatura completato. Si dovrà lavorare sodo anche d’estate, d’altronde il bando è uscito a primavera. Va ricordato che la manifestazione d’interesse per la candidatura è stata presentata dal comune di Forlì, condivisa poi con quello di Cesena.
Lo svelamento del logo ha chiuso l’incontro. Realizzato dal fumettista Ugo Bertotti, autore di graphic novel e reportage illustrati di forte impatto sociale, il logo è composto dal pittogramma FCC e dalla scritta ’Forlì-Cesena per la Cultura 2028’ sovrastati da tre sinusoidi colorati a simboleggiare il volo della candidatura. I colori utilizzati: fucsia ad indicare la Romagna fiorita, giallo cromo che rievoca la terra di Romagna, blu, ad alludere al mare di Romagna.
I sindaci di centrosinistra Enzo Lattuca e di centrodesta Gian Luca Zattini stanno rodando un’intesa che pare promettere bene, pur se da aree politiche antagoniste. "È una sfida che vogliamo affrontare unendo le forze – commentano – perché siamo convinti che il nostro territorio, con la sua storia, le sue energie creative e le sue comunità vive, abbia tutte le possibilità per diventare protagonista di un grande progetto culturale. La candidatura è già, di per sé, un arricchimento, una leva di sviluppo. Uno degli obiettivi principali di questo percorso è proprio quello di rafforzare l’offerta culturale della nostra terra, prenderne consapevolezza. Siamo convinti che a vincere non sarà il grande monumento, ma la grande idea, la grande bellezza dell’intera Romagna".