Cesena, nasce la casa perfetta per i disabili

Cils costruirà un condominio di nove appartamenti dove accogliere e rendere autonome le persone oggi non autosufficienti

Galassi di Cils

Galassi di Cils

Cesena, 7 novembre 2019 - Immersi nel verde, lontano dai rumori, circondati dai sorrisi, tra le mura di appartamenti protetti, ideati per assicurare sollievo a persone con disabilità o disagio sociale. La Cooperativa Cils di Cesena ha in rampa di lancio una sfida nata dall’ascolto e dalla valutazione delle necessità delle tante persone incontrate nel corso dei suoi 45 anni di attività.  

“L’idea anticipa il presidente Giuliano Galassi – è quella di pensare al modo migliore per garantire un futuro sereno alle persone affette da disabilità anche dopo la scomparsa dei loro cari. Ma questa è solo la base, perché «tutto intorno abbiamo intenzione di costruire un progetto in grado di recepire i più svariati tipi di esigenze di persone che hanno differenti gradi di autonomia: da zero a cento. Come il nome che abbiamo dato al progetto vedrà realizzare una residenza composta da nove appartamenti autonomi in via Boscone a Sant’Egidio, nell’area nella quale esistono già altre due strutture Cils attive“. L’idea è partire coi lavori a inizio 2020 : il progetto è approvato e attualmente sono in corso contatti col Mise per sondare la possibilità di accedere a forme di finanziamento.  

Ogni appartamento , privo di barriere architettoniche , sarà strutturato e arredato interamente per rispondere in modo flessibile e funzionale a bisogni diversi e allo stesso tempo sarà connesso a spazi comuni pensati per favorire al vita di relazione e la solidarietà tra gli ospiti.  

“Ogni unità potrà ospitare dalle tre alle quattro persone - approfondisce Galassi – e in base alle esigenze dei residenti si potranno studiare percorsi diversi in grado di lasciare la massima autonomia a chi è totalmente autosufficiente, fino a fornire assistenza a 360 gradi per chi invece non lo è. Potremo ospitare famiglie con genitori anziani e figli con disabilità oppure accogliere ospiti con necessità comuni in un unico ambiente, favorendone l’integrazione la socializzazione. Il tutto senza dimenticare che il nostro personale sarà sempre disponibile“.  

Lo spirito è ben descritt o nel nome che avrà la struttura, ‘Rifugio di via Boscone, da zero a cento ’: con alle spalle decenni di febbrili attività volte a favorire al meglio l’integrazione delle persone diversamente abili in una società che spesso finge di non accorgersi di loro Cils, reduce dalla recente inaugurazione di un giardino sensoriale aperto all’intera comunità e in procinto di avviare il ristorante in piazza della Libertà che vedrà impiegati ai tavoli camerieri con disabilità, ora si appresta a chiudere il cerchio. Per garantire qualità a ogni momento della vita dei più deboli.