
I docenti Raffaella Martina e Francesco Della Vittoria con alcuni studenti ciceroni
Tre anni per la rinascita e il consolidamento, il tempo di durata della convenzione sottoscritta tra Comune di Cesena e il dirigente dell’istituto tecnico economico Serra Paolo Valli, prossima al rinnovo, scuola a cui è stata assegnata la presa in cura di Casa Serra, dimora natale in viale Carducci recuperata non solo alla visite, ma anche agli eventi culturali correlati alla figura del poliedrico intellettuale cesenate, protagonista della città al tempo della sua breve ma intensa vita, spezzata il 20 luglio 1915 dalla guerra. Anche la terza annata, che si è dispiegata lungo il calendario scolastico, è stata densa di appuntamenti legati alle visite al pubblico, il terzo sabato del mese, con le allieve dell’indirizzo turistico del Serra nei panni congeniali di ciceroni.
"Si è trattata di una stagione ricca di occasioni – afferma la coordinatrice del progetto professoressa Raffaella Martina – in cui le nostre studentesse coinvolte hanno maturato esperienze arricchenti che le hanno gratificate, in linea con il loro percorso di studi. La peculiarità delle aperture è che le visite alla dimora natale del più grande letterato cesenate sono state arricchite da incontri che hanno potenziato l’attrattiva per i visitatori fornendo spunti culturali, artistici, storici e di costume".
"Abbiamo aperto gli appuntamenti – prosegue la professoressa Martina – con le letture serriane e il quartetto sax del Conservatorio in occasione delle Giornate Europee del patrimonio letterario. Abbiamo poi avuto ospiti le insegnanti in pensione Patrizia Baruzzi, iniziatrice del progetto di Casa Serra, e Giampiera Bologna traduttrice in inglese. A novembre è stato esposto materiale inedito: quaderni dei tre fratelli Serra, componimenti e pagella di Renato Serra e copia del diploma di licenza liceale mandato al nipote dall’Archivio di Stato. A dicembre abbiamo festeggiato il compleanno di Serra con letture del professor Francesco Della Vittoria e Alberto Bellavia e Lucrezio Signorello hanno approfondito vita privata e profilo intellettuale di Serra. È stata poi la volta dell’incontro con la poetessa Tonina Facciani. Nell’ultimo appuntamento Brunella Garavini, responsabile dell’Archivio fotografico della Malatestiana, ha compiuto un viaggio attraverso le fotografie di Augusto Casalboni nella Cesena al tempo di Serra".
"Il suggello dell’annata – informa la professoressa Martina – avrà luogo sabato con l’apertura di casa Serra dalle 21. Il cesenate Lorenzo Pieri, nostro abituale e ospite, leggerà poesie di Ungaretti, Aleramo e Montale alternandosi con canti del primo Novecento del coro Cai diretto da Barbara Amaduzzi".
"In questi anni – conclude la docente – è maturato un rapporto di stima e collaborazione con il pronipote di Renato Serra, che porta il suo nome, il quale ha apprezzato il nostro lavoro, non ci hai fatto mancare la sua vicinanza, contribuendo alla scoperta del mondo piùi riservato che ruota attorno all’illustre avo".