Nella minoranza di centrodestra c’è una voce fuori dal coro in merito alla vicenda della chiesa dei Cappuccini, dove i Frati di San Francesco hanno abbandonato il convento e sarà trasferita la Caritas. I consiglieri di area cattolica non vedono problemi nella decisione del vescovo, ma uno, Fabio Bandieri, capogruppo della Lista Buda, tiene a spiegare la sua posizione: "La discussione sulla collocazione della Caritas è importante, ma del tutto sterile, perché sulla destinazione del convento decide il vescovo e non il Comune. Tuttavia, se una parte di cittadini protesta, significa che un disagio esiste e il dovere della politica è quello di ascoltare. Mi sento anche un po’ in imbarazzo, ma voglio precisare che i miei dubbi e le mie perplessità non vertono certo sull’opera meritoria e preziosa della Caritas. Tuttavia il punto non è questo. Se si vuole affrontare il tema in maniera obiettiva e nell’interesse della comunità, ci si deve chiedere se è davvero quello il luogo più idoneo per ospitare un centro che si occupa di persone in difficoltà. Stiamo parlando del centro storico di Cesenatico, dove i residenti sono preoccupati per la sicurezza". Bandieri solleva il problema del degrado: "In questo quartiere i cittadini lamentano la presenza di persone borderline sul piano della legalità e sono molto preoccupati. Inoltre un aspetto importante riguarda la discrezione e la riservatezza che certi luoghi dovrebbero garantire. Non tutte le persone in difficoltà, mi dicono infatti i volontari, hanno piacere di esibire pubblicamente il loro momento di fragilità. Se in altri Comuni questi centri sono collocati in aree più decentrate, la ragione è proprio questa".
g.m.