LUCA RAVAGLIA
Cronaca

Castorri riscrive l’orario dei bus: "Aumentare le corse per studenti"

L’assessore vuole razionalizzare il servizio concentrandolo nelle fasce più frequentate .

Castorri riscrive l’orario dei bus: "Aumentare le corse per studenti"

Christian Castorri, vicesindaco e assessore comunale con delega al trasporto pubblico. Castorri è entrato in giunta con la lista civica Cesena 2024 in alleanza con il centrosinistra

Priorità assoluta agli studenti che salgono sugli autobus per recarsi a scuola. E un nuovo riassetto di tutto il sistema delle linee urbane, con passaggi a frequenze molto ravvicinate nelle aree più densamente abitate con (però) conseguente diminuzione delle corse meno utilizzate dove la soluzione primaria da adottare sarà sempre più quella del bus a chiamata. E ancora navette per lo stadio in occasione delle partite, per il centro storico di notte nei fine settimana e in occasione di eventi particolari e pure collegamenti ad hoc con le zone degli impianti sportivi. L’assessore Christian Castorri, a un mese dall’acquisizione (anche) della delega al trasporto pubblico, promette una completa rivisitazione dell’approccio e delle modalità di erogazione di un servizio spesso contestato sia dagli utenti, che da chi potrebbe essere interessato a diventarlo.

Castorri, da dove intende partire?

"Dal fatto che il piano attuale è datato 1998: ora le esigenze sono diverse, serve apportare modifiche. Ho chiesto i dati sulle presenze nei bus per tratte e fasce orarie. Li attendo. Serve essere oggettivi: la quasi totalità dei fruitori del trasporto pubblico sono gli studenti, seguiti dagli anziani. Partiamo da qui".

In che modo?

"Mi prenderò la responsabilità diretta per i disservizi e lavorerò intensamente per risolvere i problemi. Nei primi sei mesi dell’anno sono saltate 8.619 corse, il 4% del totale. Serve fare in modo che eventuali problemi, che ovviamente bisognerà cercare di limitare al massimo, non coinvolgano gli studenti. Loro e le loro famiglie devono poter contare su un servizio affidabile, col giusto numero di mezzi, la giusta frequenza e la puntualità nei passaggi".

Parliamo della frequenza.

"In tante fasce orarie i mezzi sono semivuoti. Non va bene, perché gli spostamenti costano e le risorse devono essere ottimizzate. Pensando solo al nostro Comune, Cesena investe ogni anno circa due milioni di euro nel trasporto pubblico. Legittimo aspettarsi risultati. Quindi ecco l’idea".

Sentiamo.

"Serve un prospetto dei costi, dopo di che le aree più densamente abitate devono poter contare su passaggi a brevissima distanza. Non dico ogni cinque minuti, ma dieci sì. Al massimo un quarto d’ora".

E le zone più periferiche?

"E’ molto più pratico ed economicamente vantaggioso organizzare il servizio di bus a chiamata, in sostituzione di eventuali corse che potrebbero essere tolte perché inutilizzate".

Insiste sui giovani.

"E sulle loro famiglie. Le principali cause di abbandono dello sport sono due: il costo delle rette e la mancanza di trasporti. Le palestre devono poter essere raggiunte con gli autobus, a tutte le ore. E in tema di sport allargo al principale riferimento cittadino, il Cesena Calcio: perché non organizzare servizi di navette? Lo stesso vale per il cuore della città, nei weekend come in occasione di fiere ed eventi particolari. Non deve servire per forza che mamme e papà puntino la sveglia nel cuore della notte per andare a prendere i figli all’uscita delle discoteche: possono esserci dei bus dedicati".

Quanto tempo servirà?

"Niente promesse a effetto. Il lavoro da fare è tanto e non semplice. A settembre si partirà con la scuola: abbiamo un mese per rimboccarci le maniche. Le recriminazioni degli autisti devono essere ascoltate , così come quelle degli utenti. La bacchetta magica non l’abbiamo, ma le idee chiare sì. Eccome".