
Cinquant’anni in mezzo ai fornelli di una trattoria fra le più amate e stimate della Valle del Rubicone. La trattoria ’Caterina’ venne aperta nel 1973 lungo la provinciale 10 Cagnona dai coniugi Caterina Amadio scomparsa nel 2020 e Giovanni Di Tizio scomparso nel 2008. Nati a Montalto delle Marche, dalla fine degli ani ’60 abitavano a Savignano dove nel 1973 crearono la trattoria Caterina. Lui prima faceva il camionista e lei la cameriera d’albergo. Caterina era affiancata dalla figlia Lucia, dal nipote Andrea Amadio, 44 anni, che lavora nel ristorante da 25 anni e da sua moglie Cristina da 20 anni cameriera di sala.
Andrea come si trova alla guida della trattoria senza gli zii?
"La mancanza si sente, ma io qui ci sono praticamente nato. Già da ragazzino in estate lavoravo con i miei zii e ho cercato di mantenere e portare avanti lo stile del locale".
Tutte le pietanze sono preparate da voi?
"Sì, dagli antipasti ai dolci".
Chi c’è oggi in cucina?
"Abbiamo due donne che per diversi anni hanno affiancato mia zia Caterina e poi hanno continuato il lavoro in cucina".
E’ vero che fate tutto a mano?
"A giorni alterni le nostre dove fanno gli impasti a mano per la sfoglia e la piadina. Le sfoglie tirate a mattarello sia per le paste ripiene che per quelle per fare come tagliatelle e tagliolini".
Qual è il piatto più richiesto? "Come primo ravioli bianchi, rucola, grana e prosciutto. Come secondi coniglio, le nostre olive all’ascolana e agnello impanato fritto".
Oggi c’è un modo nuovo di fare ristorazione?
"La scelta approvatata da me e mia moglie nel corso degli anni è stata quella di dedicarci al servizio del pranzo e concentrare il servizio serale venerdì, sabato e domenica per cercare di migliorare la nostra qualità di vita, con due figli ancora piccoli".
Ci sono più difficoltà oggi di quando lei era ragazzino?
"La ristorazione è cambiata. Le problematiche gestionali sono aumentate. Cerchiamo di mantenere qualità e servizio per accontentare quella bellissima fascia di clientela che ci segue da sempre".
Avete anche personaggi famosi a tavola
"Fra i tanti abbiamo avuto Dario Fo e Franca Rame, Stefania Sandrelli, ma soprattutto siamo legati alla schiera di clienti che hanno frequentato il locale".
Avete programmato qualche iniziativa per festeggiare?
"Stiamo realizzando un progetto che riporterà 50 storie scritte da clienti affezionati, con relative foto per poi fare una pubblicazione".
Come vede il futuro?
"Mi auguro di continuare sul solco tracciato dagli zii, sempre insieme a Lucia, figlia di Caterina e Giovanni che lavora in sala con noi".