Cc Romagnolo Le perplessità dell’Adoc

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Si sono conclusi martedì a Ronta gli incontri con i soci organizzati dal Credito Cooperativo Romagnolo in vista dell’assemblea che si svolgerà senza la presenza dei soci il 5 maggio, durante i quali il presidente Valter Baraghini (foto) e il direttore generale Giancarlo Petrini hanno relazionato sul bilancio 2021 e sugli ultimi eventi che riguardano la banca. In tutti gli incontri ci sono stati interventi di soci che hanno chiesto delucidazioni sul futuro della banca e, soprattutto, contro l’aumento dei compensi ad amministratori e sindaci proposto dalla banca.

Sull’argomento interviene Francesco Amato, presidente dell’Adoc provinciale, associazione dei consumatoi vicina al sindacato Uil: "Nel corso di questi mesi – scrive – abbiamo assistito alle dimissioni in blocco dell’intero collegio sindacale, organo di controllo per eccellenza, nonché di quattro membri del CDA. Proprio le dimissioni improvvise in blocco del collegio sindacale che ha, si badi, il compito di controllare l’amministrazione della società, di vigilare sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo e di accertare la regolare tenuta della contabilità sociale, ha scatenato il timore dei consumatori-soci di veder depauperati i loro investimenti. Diversi di loro, infatti, hanno espresso presso la nostra associazione perplessità riguardo a tale situazione, con l’impossibilità di capire quali saranno le reali sorti dell’ultimo istituto bancario di matrice cesenate sul nostro territorio. La nostra associazione, non volendo che si ripetano le tristi storie già verificatesi nel passato con altri precedenti istituti bancari (vedi Cassa di Risparmio di Cesena e Banca Romagna Cooperativa) auspica un chiarimento, una maggiore trasparenza e maggiore disponibilità al dialogo da parte dei vertici di Credito Cooperativo Romagnolo".