"Centro raccolta uve irregolare"

Sulla chiusura del centro di raccolta uve e in seguito alle proteste degli coltivatori che la conferivano in quella che è sempre stata la Cantina Sociale, interviene la cooperativa Colli Romagnoli. "E’ stata una scelta ponderata sul piano economico e sociale dagli organismi della Cooperativa ed è stata purtroppo inevitabile. Questo non significa che la Cooperativa Colli Romagnoli verrà a meno dei suoi doveri di sostegno nei confronti dei soci della zona. Nelle vendemmie 2021 e 2022 la Cooperativa Colli Romagnoli riconoscerà ai soci conferenti a Savignano un contributo per ogni quintale di uva portato direttamente presso la cantina di Coriano e, comunque, sarà possibile organizzare direttamente un servizio di trasporto uve dedicato ai soci della zona ove le condizioni tecniche lo permettano".

La Colli Romagnoli spiega poi perchè non è possibile mantenere aperta la struttura di Savignano: "Il centro, purtroppo, non è più a norma. Al suo interno si riscontra una situazione molto precaria, tale da mettere a rischio la sicurezza sul lavoro e il rispetto delle norme igienico-sanitarie. Per adeguare la struttura ci vorrebbe un milione di euro. Una cifra insostenibile, considerando che la base sociale e la quantità di conferimenti diretti nell’area del Rubicone sono in costante calo. Quasi il 40% delle uve di Savignano, da alcuni anni, vengono già conferite a Coriano. Il primo dovere verso i soci, specie in un momento così difficile, è di continuare a garantire reddito anche negli anni a venire. La chiusura, tra l’altro, non intaccherà i livelli occupazionali. Il consiglio di amministrazione precedente ha approvato la scelta l’1 giugno 2020 con 14 voti favorevoli e 1 astenuto (su 15 totali); l’assemblea dei soci del 9 dicembre ha visto 189 voti favorevoli, 4 astenuti e 14 contrari (su un totale di 207 voti). Infine, lo scorso 22 dicembre il nuovo cda ha ridiscusso e approvato la scelta all’unanimità".