
Augusto Patrignani, presidente di Confcommercio, nell’analisi del Sole 24 Ore la nostra Provincia negli ultimi tre anni è passata dal 40° al 30° posto di una classifica nella quale chi è primo sta peggio degli altri.
"E’ la dimostrazione del fatto che il tema è attuale e non può essere sottovalutato. Il trend negativo deve far riflettere: serve invertire la rotta e serve farlo in fretta, quando la situazione può essere ancora gestita e risolta".
Tra i reati che contribuiscono a peggiorare la classifica ci sono i furti.
"Gli episodi di microcriminalità non possono passare sottotraccia. Ripenso a Cesena di qualche anno fa, quando molte problematiche non c’erano. Ora invece si stanno cominciando a dare per assodati comportamenti che non dovrebbero esserlo. E’ una certa ora di sera, lì non parcheggio, di là a piedi non vado. No, è inaccettabile. Cesena merita di essere una città sicura ovunque".
Da dove serve partire?
"Dalla certezza della pena. E’ un aspetto che ha due lati della stessa medaglia, entrambi molto importanti. Da una parte ci deve essere la lotta al senso di impunità. Dall’altra serve riscoprire la società del merito. Le azioni virtuose, in qualunque aspetto della vita, meritano di essere premiate. Su entrambi questi aspetti purtroppo c’è ancora molta strada da fare".
Luca Ravaglia